Moto e freddo: come divertirsi in moto in inverno

Moto sulla neve

L’inverno è una stagione difficile per i motociclisti, che devono affrontare il freddo, il vento, la pioggia e la neve. Molti preferiscono lasciare la moto in garage e aspettare la primavera, ma altri non vogliono rinunciare al piacere di guidare su due ruote, anche quando le temperature scendono sotto lo zero. Come fare, allora, per divertirsi in moto in inverno senza rischiare di congelarsi o di ammalarsi? La risposta è semplice: bisogna scegliere l’abbigliamento giusto, che sia in grado di proteggere dal freddo e dall’umidità, senza compromettere la comodità e la sicurezza.

Dividerò l’abbigliamento in 3 strati, intimo, primo strato e strato esterno isolante.

## L’intimo termico (primo strato)

Il primo strato di abbigliamento che dobbiamo indossare è l’intimo termico, che ha la funzione di mantenere il calore corporeo e di traspirare il sudore. L’intimo termico deve essere aderente al corpo, ma non troppo stretto, per non ostacolare la circolazione sanguigna. Il materiale più indicato è la lana, che ha proprietà isolanti e antibatteriche. Un buon intimo termico dovrebbe avere almeno il 70% di lana, per garantire una maggiore efficacia. Esistono intimo termico specifico per i motociclisti, che ha delle cuciture rinforzate e delle zone imbottite per proteggere le parti più esposte agli urti, ma ha dei costi altini; trovi però ottime alternative in negozi tipo il “Diecidiscipline” a prezzi molto vantaggiosi (io uso quelli… poca spesa tantissima resa).

intimo termico in moto

## I guanti riscaldati

Le mani sono una delle parti del corpo che soffrono di più il freddo in moto, perché sono costantemente esposte al vento e devono gestire il manubrio e i comandi. Per questo motivo, è fondamentale indossare dei guanti adeguati, che siano impermeabili, antivento e imbottiti. Ma se il freddo è davvero intenso, i guanti normali potrebbero non bastare. In questo caso, la soluzione migliore sono i guanti riscaldati, che sono dotati di una batteria ricaricabile e di un sistema di resistenze elettriche che generano calore. I guanti riscaldati di buona qualità, hanno diversi livelli di temperatura, che si possono regolare a seconda delle proprie esigenze. Inoltre, sono compatibili con i dispositivi touch screen, per poter usare il navigatore o lo smartphone senza doverli togliere. Hanno anche una parte gommata sull’indice che funge da tergicristallo… molto utile nelle giornate di nebbia intensa. Ai guanti va necessariamente abbinato un buon paio di paramani coprenti, o delle moffole (che io non amo e trovo di impaccio nella guida)

## La maglia e i pantaloni (secondo strato)

Il secondo strato di abbigliamento che dobbiamo indossare è quello che copre il busto e le gambe. Qui, il criterio da seguire è quello di vestirsi a cipolla, ovvero di sovrapporre più strati di tessuto, che creano una camera d’aria isolante tra di loro. Il primo strato, dopo l’intimo termico, dovrebbe essere una maglia di pile o di lana, che tenga caldo e sia morbida sulla pelle. Per quanto riguarda le gambe, io uso pantaloni in jeans da moto (quelli primaverili) che hanno una buona resistenza al vento… ma quello che a me interessa è la loro resistenza all’abrasione e la protezione che offrono in caso di caduta. L’incombenza di riparare dal vento e dal freddo la lascio al terzo strato.

## Il giubbotto e i sovrapantaloni (terzo strato)

Il terzo strato, invece, dovrebbe essere un capo impermeabile e antivento, che protegga dal maltempo e dalle intemperie. Un’ottima scelta sono i copri pantaloni antivento in piuma (vera o sintetica), che si indossano sopra i jeans o i pantaloni in tessuto (ovviamente pantaloni tecnici da moto), e che hanno una membrana traspirante che impedisce al vento di entrare. I copri pantaloni antivento hanno anche delle cerniere laterali alle caviglie, per poterli indossare e togliere facilmente, e delle fasce riflettenti, per aumentare la visibilità in condizioni di scarsa luce (non tutti).

Un altro capo indispensabile per chi va in moto in inverno è il giubbotto invernale, che deve essere caldo, possibilmente impermeabile e dotato di protezioni. Esistono diversi modelli di giubbotti invernali per moto, che si adattano a vari stili e esigenze. Per esempio, puoi scegliere un giubbotto in Goretex, che offre un’ottima resistenza all’abrasione e ha il pregio di essere impermeabile, cosi da non dover ricorrere ad una tuta antipioggia in caso di leggere precipitazioni o nebbia (hanno però il brutto vizio di costare veramente tanto). Oppure, puoi optare per un giubbotto in tessuto tecnico, che ha anch’esso un’ottima traspirabilità e leggerezza, e che è più facile da lavare. In ogni caso, il giubbotto invernale deve avere una fodera termica staccabile, per poterlo usare anche nelle stagioni più calde, e delle cerniere di ventilazione, per regolare il flusso d’aria. Inoltre, il giubbotto invernale deve avere delle tasche interne ed esterne, per riporre i tuoi oggetti personali, e delle bande riflettenti, per aumentare la tua visibilità sulle strade.

giubbotto goretex

## Il passamontagna, lo scaldacollo, i calzini termici, le suolette in pile e gli stivali da moto

Infine, non dobbiamo dimenticarci di proteggere la testa, il collo, i piedi e le caviglie, che sono zone sensibili al freddo e che possono influire sul nostro benessere generale. Per la testa, il capo più indicato è il passamontagna, che copre tutto il viso tranne gli occhi, e che si può indossare sotto il casco. Il passamontagna deve essere realizzato in un materiale traspirante e anti odore, come il cotone o la lana merino. Per il collo, invece, possiamo usare uno scaldacollo, che è una sorta di tubolare di tessuto che si infila sopra la testa e che si può alzare o abbassare a piacere. Lo scaldacollo deve essere morbido e confortevole, e può avere anche una funzione decorativa, se scegliamo un colore o una fantasia che ci piace (io ne ho un paio in pile, comodi, caldi e moooolto economici).

Per i piedi, invece, dobbiamo indossare dei calzini termici, che non siano spessi ma che mantengano regolata la nostra temperatura; non troppo stretti, per non impedire la circolazione (importantissimo se non vuoi avere l’effetto contrario… non scherzo, provato sulla mia pelle!!. I calzini termici devono essere in lana o in pile, e devono arrivare almeno fino a metà polpaccio. Per aumentare il comfort, possiamo anche inserire delle suolette in pile nelle nostre scarpe, che creano un ulteriore strato isolante e ammortizzante. Ci sono delle suolette in lana o suolette riscaldanti…valuta in base a quanto spazio hai nello stivale e a quanto soffri il freddo. Le scarpe, infine, devono essere degli stivali da moto, che siano impermeabili, robusti e con una suola antiscivolo. Gli stivali da moto devono anche avere delle protezioni per la caviglia, il tallone e la punta, per prevenire eventuali lesioni in caso di caduta.

## Conclusioni

Come hai visto, divertirsi in moto in inverno è possibile, a patto di scegliere l’abbigliamento giusto, che ti protegga dal freddo e dall’umidità, senza rinunciare alla comodità e alla sicurezza. L’abbigliamento moto in inverno deve essere composto da tre diversi strati di tessuto, che creino una barriera isolante tra il nostro corpo e l’ambiente esterno. Inoltre, dobbiamo prestare particolare attenzione alle parti del corpo più esposte al vento e al gelo, come le mani, la testa, il collo e i piedi, e usare dei capi specifici, come i guanti riscaldati, il passamontagna, lo scaldacollo, i calzini termici, le suolette in pile e gli stivali da moto. Seguendo questi semplici consigli, potrai goderti la moto anche nei mesi più freddi, e scoprire il fascino di guidare su strade innevate (ma pulite, mi raccomando)con paesaggi mozzafiato e sensazioni uniche.

## Bonus moto

Bravo, sei arrivato fino qui, quindi anche tu hai una passione sfrenata per la moto ed il viaggio in ogni condizione. Ti dico cosa io faccio per rendere la moto piu’ sicura in inverno:

moto con pelliccia

Pneumatici M+S o invernali, rigorosamente!!!!! Pressione piu’ bassa di 0.2 bar rispetto l’estate o la mezza stagione cosi da aumentare la superficie dello pneumatico a terra ed aumentare il grip a discapito della scorrevolezza e dei consumi.

Al rientro, appena possibile, sciacquo ABBONDANTEMENTE con acqua tutto il fondo della moto e reingrasso la catena. Questo per togliere il sale che viene messo in strada per evitare il ghiaccio, ma che si rivela altamente corrosivo per la nostra moto.

Anche se non percorro strade con sale, l’ingrassaggio della catena in inverno (dicembre-febbraio) lo faccio ogni 300km, e non ogni 500km come faccio nelle altre stagioni.

Oooooh, basta leggere…. vestiti, accendi la moto e vatti a fare un giro!

Guzzi V100 Mandello, buona per viaggiare?

Guzzi V100 Mandello marina militare

Maneggevole ma non troppo, questa Guzzi V100 Mandello risulta essere una moto non proprio adatta ai neofiti, non solo per la potenza, ma anche per il bilanciamento dei pesi e la mole complessiva della moto. Sebbene le sovrastrutture diano l’impressione di essere state studiate minuziosamente per creare la giusta armonia tra peso e funzionalità (otre che a curare l’estetica a parer mio spettacolare), motore e telaio si fanno sentire nelle manovre a basse velocità.

Il motore regala sicuramente emozioni, ma non da Guzzi. Mi spiego: questa non è una critica ne un elogio… poiché tanto dipende dalla percezione personale! Le vecchie Guzzi regalavano una cosa unica… incomparabile….: l’effetto giroscopico in fase di accelerazione. Amato ed odiato dai motociclisti un pò datati… è una sensazione che di certo non troverai in questa nuova Guzzi. Infatti il motore “compact block”, oltre ad essere compatto (come si evince dalla denominazione che gli è stata assegnata), non restituisce quella sensazione di essere buttati a sinistra in accelerazione. Molto fluido e mai imprevedibile, la spinta e la sensazione di corposità ti accompagnano dai bassi agli alti giri senza mai spaventare. Tutta questa innovazione, porta la V100 al parsimonioso consumo che si attesta a 21 kilometri al litro. Tagliandi ogni 12.000 kilometri permettono di studiare un viaggio “standard” in totale relax, senza dover organizzare tagliandi in posti sconosciuti. I 115 cavalli a 8.700 giri ed i 107 Nm a 6.750 giri, sono più che sufficienti per divertirsi e viaggiare in comodità.

Sospensioni di tutto rispetto, sia nella versione standard, dove monta delle kayaba a steli rovesciati da ø41 mm regolabili sia in precarico che in estensione, mono anch’esso regolabile in precarico ed estensione, sia, e sopratutto, nella versione S che monta delle Ohlins Smart EC 2.0 con steli rovesciati da ø43 mm completamente regolabili e con regolazione semiattiva di compressione ed estensione. Non di meno al mono, dove monta sempre Ohlins Smart EC 2.0 anch’esso completamente regolabile e con regolazione semiadattiva in compressione ed estensione.

Guzzi V100 Mandello Mono posteriore

Quando si parla di comodità nella posizione di guida, la Moto Guzzi V100 Mandello si distingue positivamente. Ha un’ergonomia studiata per offrire una posizione di guida confortevole, con manubrio, sella e pedane posizionati in modo tale da ridurre l’affaticamento durante i medi viaggi. Il design della moto permette ai piloti di affrontare parecchi chilometri senza dover sacrificare la comodità a favore delle prestazioni. Ottima l’azione delle appendici aerodinamiche mobili automatiche, che aiutano a deviare l’aria, a favore di una maggior comodità del pilota.

Le percezione delle vibrazioni alla guida possono variare da persona a persona. Alcuni piloti apprezzano la sensazione di connessione con la strada che queste vibrazioni offrono, considerandola parte integrante dell’esperienza di guida su una Moto Guzzi. Altri, invece, potrebbero trovarle fastidiose e scomode, soprattutto durante lunghi viaggi.

Moto Guzzi ha affrontato questa questione introducendo una serie di miglioramenti nel design del telaio e del motore per ridurre le vibrazioni ai medi giri. Tuttavia, questi miglioramenti non hanno eliminato completamente le vibrazioni, poiché farlo comprometterebbe l’essenza della moto. Lo sai benissimo: il bilanciamento tra potenza e comfort è una sfida per qualsiasi produttore di motociclette.

I piloti interessati alla V100 Mandello dovrebbero prendere in considerazione le proprie preferenze personali. Se amate l’emozione e la connessione diretta con la strada che le vibrazioni ai medi giri offrono, questa potrebbe essere la moto perfetta per voi. Al contrario, se cercate un’esperienza di guida più “liscia” e confortevole, potreste dover esplorare altre opzioni.

In conclusione, ti consiglierei questa moto per il divertimento del fine settimana, e per viaggi con brevi/medie tappe, nell’ordine dei 300 – 400km al giorno.

Senza ombra di dubbio, questa moto esprime un carattere distintivo, sopratutto nella livrea dedicata all’ Aviazione Navale.

Quindi Mondo, trova un rivenditore Guzzi e VAI A PROVARLA!!!!

Bivacco in moto

Visto che sarà un articolo lungo, se non sei amante della lettura, evidenzio le parti cruciali così risparmi un sacco di tempo. Perdi il contesto… ma dovrebbe essere comunque abbastanza chiaro…. spero.

Ciao Mondo, affronto questo argomento ostico, spigoloso, e molto, molto difficile!

Perché ho scritto questo? Perché ci sono persone che lo confondono con il campeggio abusivo, altre che vedono il bivacco giustificato solo in alta quota, non c’è una legge nazionale che lo regoli, ma viene demandato alle regioni, che lo demanda alle provincie che lo demandano ai comuni…. I parchi naturali hanno norme a se, ci sono poi aree geologicamente instabili regolate dalla guardia forestale ecc ecc ecc. Insomma, un vespaio che nasconde bene la sua regina. Ma una cosa puoi vedere come regola fondamentale: rispetta il posto dove sei, la natura, gli animali… compi le azioni giuste… e nessuno ti darà mai fastidio.

Una sola volta, in un bosco del Veneto, sono stato avvicinato da persone in divisa… ma hanno solo chiesto se tutto andasse bene e se avessi bisogno di aiuto. Come ti poni, come ti muovi e come prepari la tua postazione di bivacco…. dicono tutto di te!

Partiamo dal definire cos’è per me il bivacco: una sosta veloce, solo per pernottare, dal tramonto (o meglio, poco prima, e poi vedremo il perché) all’alba. Lasciare come, o meglio di come si è trovato il posto. I falò…. ne parliamo dopo approfonditamente, ma no, non accenderli se anche hai un solo dubbio…. e se non lo hai, fermati e chiediti se è sicuro…. insomma… non accenderli che fai prima!!!

Quale attrezzatura usare? La domanda del secolo! Impossibile rispondere…. davvero!!! D’estate? D’inverno? Mezze stagioni? Sopra i 1000 metri? Sotto? Sopra i 2000? Nel bosco? In un prato? Ceni li? Ceni in ristorante e poi vai li? Sei solo? Siete in due? Tre? Tenda? Tarp? Sei freddoloso? Ecc ecc ecc.

Tagliamo la testa al toro e ti faccio l’esempio di cosa porto io. Qualche anno di esperienza ce l’ho… ma per le mie esigenze. Quindi leggi, ma confronta con altri (poi ti metterò qualche link) e fatti una tua idea. Lo sò, è furba come idea, purtroppo solo tu capirai con l’esperienza cosa ti potrà servire. Io cerco di accompagnarti nel tuo primo bivacco…. ma occhi aperti… non è una guida definitiva… e nessuna lo può essere.

Il primo consiglio super mega scontato? Le prime uscite falle con chi ha già esperienza. Ho scoperto l’acqua calda, vero? Beh, io non lo ho fatto! Sono uscito da solo e poi, quando ormai avevo già una mia esperienza, sono uscito con persone che il bivacco lo masticano mattina pomeriggio e sera. Differenze? Poche, a parte il costo dei materiali…. io sono rimasto con i miei super economici… loro, hanno magliette che costano come tutta la mia attrezzatura.

La tenda: sono partito dalle marche piu’ blasonate, e poi ho usato per anni la tenda economica della diecidiscipline (hai capito di quale catena parlo, vero?). Ho superato diluvi, neve, caldo, umido… Adesso uso la 2 SECONDS EASY FRESH & BLACK per la facilità d’uso e la sua comodità. Ti spiego: quando arrivi nel posto prescelto (e poi vediamo come mi creo delle opzioni da casa), è possibile che stia piovendo o nevicando. Con la tenda economica (ma anche con molte tende costose), devi prima montare la parte interna (che è una zanzariera con pavimento cerato) e la paleria, e poi mettere la copertura esterna. Vien da sè che l’interno si bagna, e non è decisamente simpatico. Con il caldo, poi, tutto si complica! Sudi come una bestia per montare la tenda… e quando sei in bivacco è scomodissimo lavare gli indumenti e lavarsi quando si è sudati…. Ecco perché, a discapito della trasportabilità (la 2 second è molto piu ingombrante da chiusa), ho cambiato tenda con una facile e veloce da aprire… basta tirare due cordini. Questo mi torna utile anche con il freddo… diminuendo i tempi di preparazione del bivacco.

Sotto la tenda metto sempre un telo cerato…. in caso di pioggia, giro i bordi in modo che il telo rimanga sotto la tenda e non sbordi MAI, piuttosto rimane il perimetro della tenda a contatto con il terreno, questo per evitare che il telo si trasformi in un recipiente d’acqua. Perché uso un telo? Per non sporcare la tenda con le foglie umide o il fango, o la sabbia o quello che trovo e perché trattiene l’umidità dal terreno.

Con il freddo, io metto una coperta termica d’emergenza (ne trovi usa e getta da 3 euro o riutilizzabili a 8-9 euro) dentro alla tenda, sotto al materasso.

Prima di partire prova almeno 2-3 volte a richiudere la tenda. Nelle prime uscite ti renderai conto che è l’operazione piu’ difficile.

Il materasso: ho iniziato con materassini in schiuma pieghevoli, per poi passare agli auto gonfianti. Per un bel po di anni ho utilizzato il materasso entry-level super economico sempre della diecidiscipline, Ora utilizzo un super compatto che ha un buon compromesso tra prezzo, spazi utilizzati da chiuso, comodità , e comfort di temperatura.

Perché dovresti preoccuparti del materasso quando vai in bivacco? La risposta è semplice: il sonno di qualità è fondamentale per recuperare l’energia fisica e mentale durante un’avventura all’aperto. Ricorda che poi dovrai guidare la tua moto. Un buon materasso da trekking/campeggio offre isolamento dal terreno duro e freddo, permettendoti di dormire comodamente e svegliarti pronto per affrontare nuove strade.

Le Opzioni Disponibili

  1. Materassi ad Aria: Questi materassi sono leggeri e compatti ma offrono un buon isolamento dal terreno. Sono gonfiati con una pompa manuale o elettrica, e possono essere regolati per ottenere il livello di comfort desiderato.
  2. Materassi Autoinflabili: Questi materassi combinano schiuma e aria per offrire comfort e isolamento. Si autoinflano quando si apre una valvola e possono essere sgonfiati per il trasporto. Sono più pesanti rispetto ai materassi ad aria ma sono molto comodi.
  3. Materassi in Schiuma: Questi sono leggeri e resistenti ma offrono un comfort limitato rispetto agli altri tipi. Sono pieghevoli e facili da trasportare, ideali per escursioni ultraleggere.
  4. Materassi Ibridi: Alcuni modelli combinano schiuma e aria per ottenere un compromesso tra comfort e peso. Sono una scelta popolare per chi cerca il giusto equilibrio tra peso e comfort.

Cosa Considerare nella Scelta

  • Peso e Dimensioni: Se fai viaggi lunghi o hai bisogno di risparmiare spazio, opta per materassi leggeri e compatti.
  • Isolamento Termico: Verifica l’indice R-value del materasso. Un valore più alto indica un migliore isolamento termico. Questo è particolarmente importante in condizioni di freddo.
  • Comodità: Il comfort è soggettivo, quindi prova diversi materassi prima di scegliere quello giusto per te. Alcuni preferiscono una superficie più rigida, mentre altri vogliono il massimo comfort.
  • Durabilità: Investi in un materasso di qualità che duri nel tempo. I materassi più economici possono sviluppare perdite o perdere la loro capacità di isolamento con l’uso frequente (tranne alcune eccezioni come il succitato materasso economico della diecidiscipline).
  • Facilità d’Uso: Alcuni materassi richiedono più tempo e sforzo per gonfiarsi e sgonfiarsi, mentre altri sono rapidi e facili da usare.

Cuscino. Non dimenticarti il cuscino! Io ho il cuscino incorporato nel materasso, ma prima usavo il sempre super economico cuscino della diecidiscipline (e si… compro quasi tutto lì perché trovo il giusto compromesso prezzo-qualità a mè serve).

Sacco a pelo Anche qui, sono partito con sacchi a peli di marche blasonate che costano e soprattutto costavano un occhio della testa! Una vera follia per i tempi!. E’ anche vero, però, che sono comodissimi, sono durati per anni (in realtà sono ancora in ottime condizioni), tengono caldo e sono anche belli da vedere. Però, ora indovina cosa uso? E si, proprio gli economici della diecidiscipline: uno da confort 20 gradi e uno da 10 gradi, in base alle condizioni in cui mi troverò. Per le temperature piu fredde, invece, mi affido ad altre marche, ma solo per mie esigenze, non certo per la differenza di qualità.

I Due Principali Tipi di Sacchi a Pelo

  1. Mummia: I sacchi a pelo mummia sono progettati per aderire strettamente al tuo corpo, minimizzando lo spazio vuoto e massimizzando l’isolamento termico. Sono ideali per condizioni di freddo estremo.
  2. Rettangolari: Questi sacchi a pelo sono un po’ più spaziosi e offrono più libertà di movimento rispetto a quelli a forma di mummia. Sono ottimi per campeggiatori che preferiscono un po’ di spazio extra.

I Materiali Contano

La maggior parte dei sacchi a pelo è realizzata con uno strato esterno in nylon resistente e uno strato interno in materiale isolante. Le opzioni di isolamento includono piuma d’oca e sintetico. Le piume d’oca offrono un’eccellente capacità di isolamento e compressibilità, ma sono più costose e richiedono cure speciali. I sacchi a pelo sintetici sono più economici, resistenti all’umidità e richiedono meno manutenzione.

Dimensioni e Peso

Ovviamente valuta tu quanto peso puoi stivare e quali dimensioni servono a te! A partita di prestazioni, cambiando i materiali, utilizzerai piu’ o meno spazio e peso.

Cerniere e Tasche Le cerniere di alta qualità sono essenziali per evitare fastidiosi inceppamenti. Alcuni sacchi a pelo hanno cerniere lunghe che consentono di aprire completamente il sacco, mentre altri hanno cerniere più corte per un isolamento migliore (la zip è uno dei punti di dispersione del calore). Le tasche interne possono essere utili per tenere oggetti personali come telefono, torcia o documenti a portata di mano durante la notte.

Consigli per la Cura

  1. **Aria il sacco a pelo dopo ogni utilizzo per evitare la formazione di odori sgradevoli.
  2. **Lava il sacco a pelo solo quando è necessario e segui le istruzioni del produttore.
  3. **Conserva il sacco a pelo in un luogo asciutto e evita di comprimerlo per lunghi periodi quando non è in uso.

Ma se non sai come funziona un sacco a pelo, rischi di usarlo nel modo sbagliato e subire il freddo o il caldo.

Un sacco a pelo è un dispositivo progettato per mantenere caldo chiunque vi dorma all’interno, fornendo un isolamento termico tra il corpo dell’utente e l’ambiente esterno. Funziona principalmente attraverso tre principi chiave: isolamento, trattenimento del calore corporeo e limitazione della perdita di calore.

Hai capito quindi che è il tuo calore a scaldare l’aria all’interno del sacco a pelo, e non il sacco a pelo stesso che scalda te. Questo principio è importantissimo…. Il modo migliore per ottenere le massime prestazioni è dormire in mutande, o al massimo con abbigliamento tecnico traspirante. Se ti metti il pigiamone…. non otterrai il caldo voluto. Anche l’alimentazione è importante per questo scopo: devi mangiare qualcosa di sostanzioso che doni energia al tuo corpo. Una cena leggera in inverno, significa meno energie a disposizione per il tuo corpo, quindi, meno caldo. Un pò diverso il discorso se parliamo di temperature estremamente fredde…. ma dopo ti darò qualche dritta scoperta e provata sul campo.

1. Isolamento: I sacchi a pelo sono costituiti da materiali isolanti che riducono al minimo la conduzione del calore tra il corpo e l’ambiente circostante. Questo isolamento è tipicamente realizzato con uno strato di materiale termicamente resistente, come piuma d’oca o sintetico, all’interno del sacco a pelo. Questo materiale agisce come una barriera termica, impedendo al calore del corpo di disperdersi nell’ambiente.

2. Trattenimento del Calore Corporeo: Quando una persona si infila in un sacco a pelo, il suo corpo inizia a riscaldare l’aria all’interno del sacco. Il calore corporeo viene intrappolato dal materiale isolante del sacco a pelo e crea un ambiente più caldo all’interno rispetto all’esterno. Questo processo continua finché l’aria all’interno del sacco raggiunge una temperatura stabile in cui il corpo smette di perdere calore in modo significativo.

3. Limitazione della Perdita di Calore: Per evitare la perdita di calore, alcuni sacchi a pelo sono progettati con una chiusura superiore che può essere tirata sopra la testa, lasciando solo un piccolo foro per il viso. Questo contribuisce a trattenere il calore corporeo e a evitare che l’aria fredda entri nel sacco. Inoltre, i sacchi a pelo spesso includono cerniere lungo i lati, in modo che possano essere completamente chiusi, lasciando solo una piccola apertura per la testa, o aperti completamente se fa troppo caldo.

In sintesi, un sacco a pelo funziona creando una barriera isolante tra il corpo dell’utente e l’ambiente circostante, trattenendo il calore corporeo e limitando la perdita di calore. Questo permette a chiunque lo utilizzi di rimanere al caldo e comodo durante la notte all’aperto o in qualsiasi ambiente in cui sia necessario isolamento termico.

Come valutare le temperature riportare nei sacchi a pelo? Solitamente sono riportate tre temperature (standard europeo EN ISO 23537-1:2016:

Temperatura Massima di Confort è la temperatura massima in cui puoi usare quel sacco a pelo

Temperatura di Confort è la temperatura ideale per utilizzare quel sacco a pelo per un sonno riposante

Limite Inferiore di Confort (o Temperatura Minima di Confort) è la temperatura in cui il sacco a pelo permette un sonno rannicchiato per otto ore senza svegliarsi per il freddo

Temperatura Estrema è la minima temperatura di utilizzo che permette di non entrare in ipotermia per un tempo massimo di 6 ore

Quindi mi raccomando Mondo, la temperatura estrema, non la devi proprio considerare! La temperatura minima in cui puoi usare il tuo sacco a pelo è la Confort, al massimo, se non soffri il freddo come me, puoi prendere il limite inferiore di confort come temperatura minima. Ricorda che il freddo uccide silenziosamente.

Bene, ora abbiamo tutto ciò che ci serve per dormire, ma prima di dormire, dobbiamo mangiare. E quì si apre un mondo… ma come sempre, io ti scrivo quello che IO faccio e quello che IO mi porto nei miei viaggi.

La cucina da campo Se sei abituato a mangiare panini o cibi pronti, salta pure questo capitolo, altrimenti…. mettiamo il cappello da sheff ed iniziamo.

Ciò che mi sono reso conto essere indispensabile per un bel vivere la cena, sono il tavolino e la sedia. Lo so lo so, tavolino e sedia sono sinonimo di campeggio e comportano la multa, ma io li uso per il tempo strettamente necessario a cuocere e mangiare, dopo di che smonto tutto e carico in moto. Il tavolino l’ho preso dalla diecidiscipline, mentre la sedia l’ho comprata dal negozio online con la virgola (capito no?). E se la sedia tiene me…. è veramente robusta. Entrambi leggeri, il tavolino leggermente ingombrante da portare in moto (ce ne sono di piu pieghevoli ma anche piu costosi), la sedia entra agevolmente nel bauletto se non è troppo carico.

Partiamo dalla preparazione del cibo: un buon tagliere in miniatura e un buon coltello non devono mancare. Attenzione…. sul coltello si apre una finestra sulle leggi penali di detenzione armi proprie ed improprie che ti consiglio di tenere bene a mente! Ti lascio sotto qualche link al riguardo. Anche un mestolo in legno a cui ho tagliato il manico alla misura a me congeniale per poterlo riporre in moto.

Posate, io uso delle posate pieghevoli e separabili che anni fà mi ha regalato Vale e che ancora uso e custodisco gelosamente. Sono uno dei miei gioiellini.

Pentole: io porto sempre un classico pentolino da campeggio ed una padella con manico pieghevole acquistati da…. ormai sono stufo di scriverlo…. diecidiscipline. Devo parlare con loro…. potrebbero farmi da sponsor!!

Cucina: io adotto due soluzioni: un gas da trekking e una griglia portatile (dipende dalla situazione e dal luogo). Tieni a mente che non sempre è possibile cucinare, neanche con un gas da trekking, ad esempio in pieno estate, magari con un bel prato secco o nel bosco con il fondo di foglie secche…. valuta sempre bene se puoi o no cucinare senza causare incendio. Quando le condizioni lo permettono, una bella grigliata nessuno me la toglie! Il paravento è essenziale, permette di risparmiare tempo e gas, ed in caso di vento, anche debole, è l’unico modo per poter cucinare.

Piatto: ovviamente non lo uso…. ho una ciottola che fà parte del set pentolino da campeggio che uso esclusivamente per riversare il sugo: infatti, prima cucino il sugo e poi, sullo stesso pentolino, la pasta. Mangio direttamente nel pentolino, o, in caso di carne, uso il tagliere come piatto. La verdura, invece, la mangio nella ciottola che ho citato prima.

Pulizia posate e stoviglie: porto metà spugnetta da cucina e uso un contenitore di igenizzante usato per portare con me del sapone per piatti eco compatibile (quello che uso anche in camper, lo trovi nei negozzi specializzati, appunto, in prodotti per camper, forse anche dai rivenditori di prodotti per la pulizia della casa che trovi nel tuo paese). Uso una retina da lavatrice per appendere tutto ciò che ho lavato ad un albero e lasciare che si asciughi.

Caffè: io non ne posso fare a meno, tranne quando ho un buon the a disposizione. Quindi una moca da uno è sempre con me in questi viaggi. Uso gli involucri per i giochi che si trovano dentro gli ovetti di cioccolato e latte per bambini… quelli gialli per intenderci. Gli stessi li uso anche per il sale. Lo zucchero, invece, lo porto nelle bustine di carta. Lo bevo in una ciottola in metallo con manici chiudibili, lo stesso, può essere usato anche per scaldare l’acqua o altro. Quando possibile, cerco di portare prodotti che possano avere piu’ utilizzi per minimizzare gli spazzi ed il peso.

Stivare il cibo: uso una borsa frigo e come ghiaccioli uso due bottiglie d’acqua che faccio ghiacciare nel congelatore di casa prima di partire. Durano abbastanza e poi ho acqua fresca a disposizione. Lo spazio è troppo prezioso per essere sprecato con i ghiaccioli da frigo portatile.

Acqua: dimenticati il cibo e sarai triste, dimenticati l’acqua e passerai dei guai!!! Io uso delle borracce termiche che mi aiutano tantissimo sia d’inverno che e soprattutto d’estate. Già solo acquistare l’acqua da un supermercato climatizzato e metterla subito nella borraccia… mantiene una gustosa freschezza. D’estate, uso anche sali minerali.. ma è una cosa mia… prima di usarli informati. In Italia trovi qualche fontanella con acqua potabile, in questo caso, se hai android, potresti trovare utile l’app fontanelle d’italia, mentre per Ios non ne ho ancora trovata una degna di nota. Esiste poi un’altra possibilità: un filtro potabilizzatore da trekking che ti permette di bere acque da fiumi e torrenti… ma noi che abbiamo la moto adisposizione… forse non ne abbiamo una gran necessità.

Igiene Personale: dopo aver mangiato, bevuto il caffè e smontato il tavolo, la sedia e riposto tutto… è ora di andare a riposare. Ma prima… bisogna lavarsi. Portare una doccia solare sarebbe bellissimo…. è anche piccola e leggere quando è vuota… ma se la devo portare con me con 5-6 litri d’acqua…. sono 5 o 6 kili che non mi posso permettere. La soluzione che uso da anni è la salviettina umidificata per la pulizia dei neonati. Uso quella perché, dopo varie prove, la trovo meno invasiva e piu profumata. Ero titubante la prima volta, ma devo dire che con gli anni e le mille e mille volte che l’ho usata… è un’ottima soluzione. Se la usiamo con i nostri bimbi… perché mai non dovremmo usarla per noi? Per quanto riguarda i denti… semplice spazzolino con dentifricio (piccolo, tipo i campioni… li trovi nei negozi che vendono prodotti per la cura della persona, basta chiedere prodotti per i viaggi)

Trovare il posto per il bivacco: puoi usare diversi modi… ma per iniziare

vai su google maps e ingrandisci quanto piu’ possibile per cerca di capire se ci sono strade praticabili (ovviamente sterrate) per arrivare in quel determinato posto. Quando arrivi lì. valuta… potresti trovare posti che non avevi visto su maps o che non sono segnati in park4night. Controlla bene le condizioni del posto, ma di questo ne parlo dopo. Da evitare come la peste sono i greti dei fiumi e dei torrenti oltre alle zone franate (potrebbero esserci smottamenti anche importanti). Attento anche ai posti che creano delle conche… in caso di pioggia potresti non viverla proprio bene trovandoti in mezzo ad un lago!

Gli animali selvatici Cerca tracce di passaggio di animali e valuta quali siano… se vedi tracce di cervi o cinghiali e presta massima attenzione. Solitamente non si avvicinano… sentono la tua presenza da kilometri di distanza e credimi, hanno piu paura loro di te di quanta tu ne possa avere di loro. Ma è sempre bene evitare posti di passaggio. Non tenere cibi che emanano odori forti in tenda (ad esempio affettati, carne in genere o frutta). Io li appendo ad un albero a parecchi metri di distanza, dove appendo anche le mondizie (non serve che ti dica di portare con te le monnezze quando te ne vai, vero?).

Spero di averti dato buoni spunti per iniziare la tua scoperta del bivacco… questo modo meraviglioso di vivere il viaggio! Documentati, cerca corsi, viaggia con persone che abbiano esperienza ed inizia a saggiare questo modo di vivere la natura! Non te ne pentirai!!

Se ti è piacuto questo articolo puoi offrirmi un caffé su kofee a questo link https://ko-fi.com/unposticino

Al Mugello non si dorme…. 3 giorni di MotoGP

Una Sfida Emozionante per gli Appassionati del Motorsport

Il Circuito del Mugello è uno dei gioielli dell’Italia nel mondo delle corse automobilistiche e motociclistiche. Situato tra le affascinanti colline toscane, il circuito è un luogo rinomato per la sua bellezza naturale e per le gare ad alta velocità che vi si svolgono.

È stato costruito nel 1974 e da allora ha ospitato una serie di eventi prestigiosi, tra cui il Campionato del Mondo di Formula 1 e il Campionato del Mondo di MotoGP. La pista è di proprietà di Ferrari S.p.A. ed è utilizzata anche per i test e lo sviluppo delle vetture del team di Formula 1.

Il circuito del Mugello è uno dei tracciati più impegnativi e avvincenti al mondo. Con una lunghezza di circa 5,2 chilometri, è un mix di curve veloci, rettilinei lunghi e cambi di elevazione. Il punto più alto del circuito è la curva “Arrabbiata 1”, una sfida per i piloti che richiede una grande abilità nel gestire la velocità e la trazione. Le altre curve famose includono la “San Donato” e la “Scarperia”, che mettono alla prova la precisione e la capacità di frenata dei piloti.

Ti linko di seguito un video su YT di un’intervista di Guido Meda a Valentino Rossi dove esplorano la pista curva dopo curva…. bellissimo!!! https://youtu.be/PLJkZEjfltM

Una delle cose che rende il circuito del Mugello unico è l’entusiasmo del pubblico italiano. Gli appassionati si radunano in gran numero per tifare i loro piloti preferiti e creano un’atmosfera unica e appassionante. Durante il Gran Premio d’Italia di MotoGP, in particolare, le colline intorno al circuito si riempiono di fan che accampano per tutta la settimana per garantirsi il miglior posto possibile per seguire l’azione in pista. Nota negativa sono i fumogeni… tanti…. troppi!!! L’aria si impregna di puzza di fumogeni misto a sudore misto a miscela delle motoseghe (senza lama) usate allo solo scopo di fare rumore!! Ma si sà…. al Mugello non si dorme.

Il circuito del Mugello è molto più di una semplice pista da corsa. È un luogo intriso di storia, adrenalina e passione che attira gli appassionati del motorsport da tutto il mondo. La sua combinazione di sfide tecniche, bellezze naturali e atmosfera unica rende il Mugello una tappa imperdibile per tutti gli amanti delle corse automobilistiche e motociclistiche. Che siate piloti o spettatori, il Circuito del Mugello vi regalerà sicuramente un’esperienza emozionante e indimenticabile.

Ovviamente c’è un sito dedicato dove trovi molte informazioni utili:

a questo link trovi la mappa scaricabile dell’intera pista, a noi è toranto molto utile. Puoi scaricarlo nel tuo telefonino o scaricarlo e stamparlo se preferisci la versione cartacea: https://www.mugellocircuit.com/it/gran-premio/mappa-circuito

da qui invece si accede alla pagina dedicata all’acquisto dei biglietti: https://www.mugellocircuit.com/it/acquistare-biglietti Lo puoi stampare e portare con te, oppure salvare nel wallet del tuo smartphone. Il qrcode del biglietto viene scansionato all’ingresso all’uscita (puoi uscire e rientrare massimo 3 volte al giorno). Ogni volta che entri perquisiscono borse, bauletti e valige laterali (in caso di moto) per cercare bottiglie di vetro VIETATISSIME. E’ invece ammesso l’ingresso di cibo e bevande (anche alcoliche) purché non siano in barattoli/bottiglie di vetro.

Informazioni si servizio:

Ci sono grosse differenze nell’acquistare il biglietto night&day abbonamento 3 giorni o acquistare il biglietto weekend o solo domenica: con il primo è possibile non solo pernottare all’interno del circuito (inteso come prato ovviamente), ma è possibile anche parcheggiare la moto o le auto all’interno vicinissimo ai prati bordopista. Per i camper c’è una tariffa a parte che in questo 2023 era addirittura più bassa rispetto a moto e tenda (ma vuoi mettere vivere l’esperienza in tenda????). Se invece acquisti il biglietto weekend o solo domenica, puoi parcheggiare l’auto nei vari parcheggi esterni (tutti a pagamento) che vengono allestiti per l’occasione. Non so se esistono delle navette, ma ho visto tante persone camminare dai pargheggi al circuito. Sia sabato che domenica ho visto delle auto entrare nei parcheggi interni al circuito, quindi credo esista una formula di acquisto biglietto piu’ parcheggio interno.

Noi siamo entrati dall’ingresso Correntaio e abbiamo piazzato le tende nel rettilineo tra la Pallagio ed il Correntaio cosi vevamo la visuale anche su Biondetti e Casanova Savelli (porta via i binocoli) ed avevamo uno degli schermi proprio davanti (nella mappa che ti ho linkato, gli scermi sono segnati come dei rettangoli blu). Abbiamo quindi visto in diretta la caduta di Marquez M alle prove sulla Biondetti. Vedere gli incidenti dal vivo fà veramente paura!

Quando entri ti chiedono il qr-code del biglietto che viene scansionato (sempre, ad ogni ingresso ed uscita) e ti fanno la perquisa (molto approssimativa) di zaini borse bauletti ecc ecc… non corporale (ovviamente)… anche se all’interno c’è sempre una pattuglia di polizia che in qualsiasi momento è pronta ad intervenire… quindi diciamo che una parvenza di sicurezza si sente nell’aria, ma ho avuto la sensazione che la loro priorità fosse evitare l’ingresso di bottiglie e vasi di vetro.

Per qualsiasi dubbio puoi scrivere direttamente allo staff del Mugello circuit usando questo link: https://www.mugellocircuit.com/it/contatti rispondono abbastanza celermente.

I bagni e le docce: il venerdì sono altamente utilizzabili… il sabato cosi cosi… la domenica…. dipende dal tuo coraggio!!!!! Le docce sono fredde e noi siamo riusciti ad usarle solo il venerdì sera. Al sabato abbiamo deciso di uscire, andare al supermercato poco distante ed acquistare le mitiche salviette igienizzanti per neonati (che uso sempre nelle mie uscite in bivacco). Premetto che sono uomo da campeggio… ma in certe situazioni si rischia veramente qualche infezione batterica anche pericolosa! Per il bagno invece… eravamo due maschietti… la pipi l’abbiamo usata per donare vita e nutrimento alla natura, mentre la parte piu ingombrante l’abbiamo regalata ad un locale nelle vicinanze, approfittando per fare una buona e completa colazione, anzi, ricolazione ;)! Di fianco ai bagni trovi sempre delle pompe d’acqua potabile che noi abbiamo usato per lavare pentole e stoviglie ma non ci siamo fidati ad usarla per cuocere o bere.

Ti metto qui la posizione del supermercato che abbiamo usato sia il sabato che la domenica per acquistare i viveri (ovviamente abbiamo optato per salumi e carni toscane… sempre buone!) Abbiamo approfittato per acquistare anche una tanichetta di olio d’oliva, quello buono!! I prezzi sono decisamente alti, sopratutto frutta e verdura… ma così è!

Se invece vieni con il tuo camper, o con quello noleggiato, parlando di abbonamento 3 giorni, puoi entrare tranquillamente e posizionarti in molti degli spazzi bordopista. Potrai aprire il tendalino ed allestire il tuo campo base come meglio credi (le regole sono assai poche se non inesistenti). Tranquillo… non sei in un area sosta con camperisti pronti a fotografare e postare ogni tuo errore… sei tra amici che hanno voglia solo di divertirsi e di NON DORMIRE e di quello che fai tu… non gliene potreppe fregare di meno!! Quindi… accendi pure il tuo generatore giorno e notte… tanto si mimetizza agli altri rumori e non si sentirà…. non sto scherzando!

Se vieni in tenda… preparati! Noi ci siamo creati un campo base cercando un punto che non avesse troppo dislivello… ho visto gente dormire in pendenze assurde! Portati un telo da mettere sopra alla tenda che ti faccia da riparo sia per la pioggia che soprattutto per il sole! Noi non ci siamo fatti mancare nulla… pioggia tanta e poi domenica sole…. tantissimo!!

All’interno del circuito trovi molti punti ristoro con prezzi…. beh, sei al Mugello! Due caffè li abbiamo pagati 4 euro, un panino 8 euro (questo prezzo era onesto) il gelato…. abbiamo rinunciato proprio… una birra da mezzo l’abbiamo pagata 6 euro.

Ci sono poi delle persone che portano lattine di bevande analcoliche ed alcoliche in mezzo al pubblico alla modica cifra di 7 euro l’una!!!!

Tieni sempre a mente che al MUGELLO NON SI DORME non è un modo di dire… tutta la notte passano vicino a tende e camper con motoseghe con un cono al teminale per fare quanto piu’ rumore possibile, persone che passano con trombe ad aria compressa e moto che fanno slimitate a non finire!!! Ma i migliori sono quelli che portano dei motori di auto su bancali e li fanno girare a limitatore… ovviamente smarmittati!!! Portati dei tappi buoni se vuoi riposare almeno qualche ora!

Ovviamente la notte…. grande festa con musica e dj a tutto volume…. spettacolo!!!! La notte tra sabato e domenica, l’ultima canzone l’ha suonata alle 5.40 del mattino…. i mitici Daft Punk con Giorgio by Moroder che puoi ascoltare qui: https://youtu.be/zhl-Cs1-sG4 finita la quale, i nostri vicini con il camper hanno acceso la mega cassa collegata al generatore e sono partiti con musica rock anni 80-90… ascoltata dalla mia tenda con grandissimo gusto e tanto…. tantissimo sonno!!!!

All’interno del circuito ti puoi muovere dove vuoi (tranne nelle tribune dove serve un apposito biglietto e al prato 58) anche in moto, in bici, con il monopattino… E’ bellissimo poter passare da una curva all’altra e godersi ogni punto di vista!! Impagabile!

Il Mugello è il circuito piu’ costoso della stagione… ma c’è un motivo: nessun’altra pista è così emozionante!

Noi abbiamo avuto la fortuna di essere presenti al miracolo di Bangaia:

  • record della pista
  • giro veloce della pista
  • pole position
  • vittoria spirnt race
  • vittoria gara GP
  • e per finire… la scenetta dell’hot dog proprio davanti le nostre tende!!

Anche volendo…. non avremmo potuto chiedere di meglio!!

Mondo, sono riuscito a convincerti??? Dai… ci vediamo li nel 2025? Questa volta però…. veniamo tutti i membri di unposticino… ma con il camper, il nostro mitico Beluga!

Mi raccomando…. i cani….. lasciali a casa! Ho visto dei cani, poverini, soffrire come matti…. Un cane di grossa taglia si è spaventato dopo che un ragazzo ha acceso la moto ed è scappato dal guinzaglio abbattendo tutti i bidoni che trovava e sbattendo contro le persone…. sono stati attimi di delirio! Idem per bambini piccoli… pianti ed urla… chissà quanto male alle orecchie poverini!!! Ci sono tempi e luoghi per tutti….

Ultimo consiglio: noi i biglietti li abbiamo acquistati i primi di Gennaio… e siamo riusciti a risparmiare una cifra non indifferente…. prenditi per tempo!!

Borghetto sul Mincio

PAESE: Italia

REGIONE: Veneto

LOCALITA’: Borghetto sul Mincio

COME CI SONO ARRIVATO: Camper

COSTO GIORNALIERO (€€€)

PERIODO: primavera

MEZZI PER SPOSTAMENTI: a piedi, in bici

ALLOGGIO: camper in sosta su parcheggio a pagamento non attrezzato

Descrizione posto

Borghetto sul Mincio è un incantevole borgo situato in provincia di Verona, nella regione del Veneto, e si trova a pochi chilometri dal Lago di Garda, che puoi raggiungere tramite una bellissima pista ciclabile che fiancheggia il Mincio fino a Peschiera.

Con le sue antiche case in pietra, il mulino, le chiese storiche e il fiume Mincio che lo attraversa, Borghetto è una meta perfetta per una gita fuori porta.

Cosa vedere a Borghetto sul Mincio:

  1. Il Ponte Visconteo: Questo antico ponte in pietra, che risale al XIV secolo, collega Borghetto con il borgo di Valeggio sul Mincio. La vista sul fiume Mincio dal ponte è spettacolare.
  2. Il Mulino di Borghetto: Il mulino, ancora in funzione, risale al XVII secolo. Potrete ammirare la macinazione del grano e acquistare farina di mais o grano locale.
  3. La Chiesa di San Marco: Questa chiesa barocca risale al XVIII secolo ed è dedicata a San Marco Evangelista. All’interno potrete ammirare preziose opere d’arte e decorazioni barocche.
  4. La Pieve di San Giovanni Battista: Questa chiesa risale al X secolo ed è una delle più antiche della zona. All’interno potrete ammirare affreschi e decorazioni medievali.
  5. Il Parco Giardino Sigurtà: Questo grande parco, situato a pochi chilometri da Borghetto, è famoso per i suoi giardini all’italiana, il labirinto di siepi, la valle dei fiori e il lago delle ninfee. Attenzione: non sono ammessi i nostri amici a quattro zampe.

Cenni storici

Borghetto sul Mincio è un antico borgo fortificato che risale all’epoca romana, quando il fiume Mincio rappresentava un’importante via di comunicazione tra il Nord Italia e il Mediterraneo. Il borgo venne poi fortificato dai Longobardi nel VI secolo e divenne un importante centro commerciale e militare durante il Medioevo.

Nel XIV secolo, Borghetto venne conquistato dai Visconti di Milano, che costruirono il ponte che ancora oggi collega il borgo con Valeggio sul Mincio. Nel XV secolo, Borghetto venne assediato e distrutto dalle truppe veneziane durante le guerre tra la Repubblica di Venezia e la Signoria di Milano.

Nel XVII secolo, il borgo di Borghetto venne ricostruito e divenne famoso per il suo mulino ad acqua, che ancora oggi è in funzione. Nel XVIII secolo, venne costruita la Chiesa di San Marco e furono realizzati importanti interventi urbanistici che conferirono al borgo l’aspetto attuale.

Nel corso dei secoli, Borghetto è stato al centro di importanti avvenimenti storici, come le guerre tra i Gonzaga di Mantova e i Visconti di Milano, la guerra di successione spagnola e le guerre napoleoniche. Oggi, Borghetto è una meta turistica molto apprezzata per la sua bellezza storica e paesaggistica e rappresenta uno dei borghi più belli d’Italia.

Dove ho mangiato

La colazione l’abbiamo consumata al Caffè Visconti… possiamo solo dirti che è un posto particolare… ma nulla altro.

Abbiamo mangiato a Peschiera, dopo una bellissima e rilassante pedalata, al locale Pasta Salame dove abbiamo mangiato tre primi buonissimi e un buon tagliere di affettati e formaggi come antipasto, consigliatissimo.

Consigli:

Noi siamo arrivati in camper, e visto il periodo (Pasquetta), abbiamo trovato l’area sosta al completo. Ci siamo quindi parcheggiati in un parcheggio a pagamento che a conti fatti ci è costato piu’ dell’area sosta e senza i servizi. Prenditi quindi per tempo, ma se come noi lavori e non riesci a gestire meglio le giornate di relax… ti conviene visitarlo in giorni che non siano festivi.

Dal parcheggio dove abbiamo sostato è semplicissimo raggiungere la ciclabile che, senza mai entrare in contatto con il traffico automobilistico (se non per un paio di attraversamenti) e fiancheggiando sempre il Mincio, abbiamo raggiunto Peschiera con le nostre bici. Semplice strada senza dislivelli. Anche con il carrellino per cani, nessun problema. Nel tragitto abbiamo trovato solo due punti di ristoro, consiglio quindi di partire con almeno le borracce piene e magari uno spuntino.

Falcade

Falcade_immagine

PAESE: Italia

REGIONE: Veneto

LOCALITA’: Falcade

COME CI SONO ARRIVATO: Camper

COSTO GIORNALIERO €

PERIODO: estate

MEZZI PER SPOSTAMENTI: a piedi, in bici

ALLOGGIO: camper (sosta libera)

Buongiorno Mondo,
oggi parliamo di questo angolo incantato della Valle del Biois, nella provincia di Belluno, circondato dalle Pale di San Martino, il gruppo del Focobon, la Marmolada e il Civetta.
Siamo ai piedi del passo San Pellegrino, ma questo è un altro splendido capitolo da affrontare in seguito.
Mille e cento metri sul livello del mare… ma il refrigerio che si trova d’estate è impagabile!

Se ami il relax è il posto giusto
Se ami lo sport è il posto giusto
Se ami la buona cucina e le specialità tipiche, è il posto giusto.
Diciamo che accontenta tutti in famiglia… ed è quindi il posto giusto….

D’inverno è uno dei complessi sciistici più grandi d’Europa (qualcuno dice il più grande… ma io non mi sbilancio). Ciaspole, sci, snowboard, slittino…. c’è sicuramente da divertirsi…

Noi non siamo esperti di sport invernali, quindi lascio il compito di raccontarti queste cose a chi ne sa’ più… Dolomiti.org ti racconta Falcade qui

D’estate….. se ami la bici, il trekking, la moto…. questo posto è un paradiso.

panoramica lago Falcade
panoramica Falcade

Partiamo con la bicicletta… in particolare con la MTB:
usando Falcade come campo base per i nostri bestioni bianchi (camper), o albergo (li trovi su booking, tripadvisor, trivago, expedia ecc ecc) o campeggio (https://www.campingedenfalcade.com/), puoi sbizzarriti in tantissimi percorsi per MTB, come, ad esempio:
il percorso Monte Celentone
il Giro della Marmolada
Via Cavalera
Fuciade e Valfredda
Giro delle Coste
ecc ecc ecc
trovi info utili su https://www.falcadedolomiti.it/percorsi-mtb-e-e-bike/
sul sito Nest.Bike, invece, trovi info molto dettagliate e la traccia GPX scaricabile gratuitamente (ti metto ora il link del percorso Val Biois… ma da qui, navigando, troverai il percorso che ti interessa https://nest.bike/itinerari-percorsi-mountainbike/itinerario/val-biois/)

Se invece parliamo di bici da strada…. beh…. riscaldati bene, parti dal San Pellegrino e sbizzarrisciti sugli altri passi, ad esempio passo Sella, passo Valles ecc ecc. Su komoot trovi degli spunti interessanti, e dettagli molto utili su questi ed altri giri da gustare in bici (https://www.komoot.it/guide/621338/fantastici-percorsi-per-bici-da-corsa-nei-dintorni-di-falcade)

laghetto Falcade
vista notturna locale sul lago Falcade

Se, come me, sei amante della cucina tradizionale…. dove ti giri ti giri…. trovi un ristorantino tipico che saprà prenderti per la gola e farti innamorare della nostra strepitosa cucina.
Ti consiglio un aperitivo al bar Laivaz…. semplice ma immerso nel parco con un bellissimo laghetto artificiale (credo) popolato da… credo siano carpe. E’ anche ristorante… e abbiamo mangiato un primo molto buono. Da provare l’altalena a 8-10 posti e l’altalena a corda lunga che ti dà l’idea entrare nel laghetto.


eTriko SK1 lo scooter elettrico leggero

Ciao Mondo, cerchi uno scooter pratico e leggero da portare con te in vacanza? Magari dietro al tuo camper, furgonato o nel carrello della tua auto con sul tetto la Maggiolina?

eTriko SK1 potrebbe essere un opzione da valutare.

Parto con dirti il peso: 76 kili, di cui 9 sono della batteria


2000w di potenza (quindi rientra nella cilindrata 50cc dei motori termici. Ti rimando a questo link per approfondimenti in merito alle potenze/cilindrate dei mezzi a due ruote elettrici https://motori.virgilio.it/info-utili/scooter-elettrico

In 6h avrai una ricarica completa (con un pacco batteria litio da 60v e 26Ah) ed una autonomia dichiarata di 64km (che diventano 128km dichiarati con due pacchi batteria)

La linea strizza l’occhio al remake della mitica Vespa Piaggio

Velocità massima dichiarata 45 km/h; l’esemplare da me provato segnava 51km/h

Silenzioso e molto bello da vedere (gusto personale ovviamente).

Linee sinuose con un bel portapacchi che non stona per nulla, dove è possibile alloggiare un bauletto sempre utile.

Piccolo vano nello scudo anteriore dove poter riporre poche cose (sconsiglio di lasciare i documenti nei mezzi…. meglio averli sempre in tasca)

Il sottosella ospita le batterie. Nel caso si scelga una sola batteria, rimane un pò di spazio per lo stivaggio di qualche oggetto.

Di serie il cavalletto centrale.

Si guida bene, ma attenzione alle curve…. è un mezzo che predilige la guida tranquilla (vista la velocità è anche difficile non seguire questa indicazione).

I freni sono adeguati, 180mm all’anteriore e 190mm al posteriore morsi da una pinza “anonima” a due pistoncini, ed il comfort è tanto.

Molto belle le pedane a scomparsa per il passeggero (su questa versione ci sono, ma non è possibile portare il passeggero vista la comparazione al 50cc termico)

Ecologico? Non entro nell’argomento…. troppo spinoso.

Disponibile in 5 colori: bianco, azzurro, crema, marrone, rosso (per il mio gusto personale azzurro e rosso sono i piu’ belli)

Quadro strumenti bello, retrò, semplice: indicatore analogico di velocità in Km/h e MPH (dà sempre quel senso di road trip); la velocità viene riportata anche nella parte digitale assieme all’orologio (importante per chi lo usa per spostamenti cittadini) e livello batteria.

I blocchetti dei comandi sono semplici e sono lì, dove ti aspetteresti di trovarli.

Vai a vederla e provarla… merita una possibiltà.

Nel frattempo, visita il loro sito e spulcia le sue caratteristiche https://etriko.it/sk1.php

Ciao Mondo

Lago di Molveno

PAESE: Italia

REGIONE: Trentino Alto Adige

LOCALITA’: Molveno – TN

COME CI SONO ARRIVATO: Camper

COSTO GIORNALIERO €€€

PERIODO: estate

MEZZI PER SPOSTAMENTI: a piedi, in bici

ALLOGGIO: camper (area sosta attrezzata in parte…)

Il nostro video ti racconterà meglio la nostra esperienza. Ricordati di iscriverti al canale YouTube ed attivare la campanellina per essere avvisato ogni volta che esce un nuovo video!

Ciao Mondo,
oggi ti parlo del Lago di Molveno
Ci troviamo nel Trentino Alto Adige, in provincia di Trento, a Molveno, paese da cui il lago prende il nome. Siamo a 823 metri sul livello del mare, quanto basta per passare davvero freschi queste infernali giornate di Agosto 2022 (qui le punte di calore sono state di circa 30 gradi, mentre a casa nostra il termometro segnava 38 gradi).

Dalla cornice naturale in cui si trova, si prende, di diritto, il soprannome di Lago piu’ bello d’Italia (premio vinto per ben sette volte), visti i suoi tanti e molto ben organizzati servizi, la qualità dell’acqua, il paesaggio e l’attenzione che il comune mette nel tenere pulito e funzionale tutto il perimetro del lago.

Lago alpino di origini naturali, secondo per estensione nel Trentino.

La preziosa perla in ben piu’ prezioso scrigno direi che questa descrizione del poeta Fogazzaro la dice lunga.

Le cose da fare al Lago di Molveno sono tantissime….

E’ possibile noleggiare una barca con motore elettrico per una gita nel lago: la si trova proprio all’inizio della spiaggia nel paese di Molveno, ma parti con una “borsa di pazzienza” perché in Agosto, il tempo d’attesa è parecchio. Costo nel 2022, 35 euro l’ora, oppure 125 euro mezza giornata. E’ possibile anche noleggiare canoe o pedalò.
Abbiamo voluto provare anche questa esperienza, seppur avevamo a disposizione il nostro affezionato Alvin (kayak tre posti della ITIWIT)

In questo lago, abbiamo anche fatto il “battesimo dell’acqua” alla nostra Lili… il cucciolo entrato da pochi mesi in famiglia…. direi che è stata davvero brava per essere la sua prima uscita in Kayak (ancora non siamo ai livelli di Lulu’… ormai veterana… ma piano piano ci arriviamo)

Altra bellissima attività è il giro del lago, da fare a piedi o con una MTB.
Sconsiglio bici che non siano MTB o Gravel per questo percorso visti i molti punti di “scassato” dove con bici non adeguate potresti trovare difficoltà se non addirittura rischiare di farti male. Adatto alle famiglie ma non con bambini piccoli ne in bici, ne con il passeggino per quanto sopra descritto.

Per poter percorrere il perimetro del lago è sufficente raggiungere la “vecchia segheria”. Ci troviamo quindi in una grande rotonda da cui, proseguendo verso sinistra, si entra nel percorso “Giro Lago”. Basta seguire le indicazioni (semplicissime) ed il gioco è fatto.

Si tratta di un percorso che per il 90% è su strada non aperta al traffico.

Ci sono solo due passaggi su strada in cui però bisogna prestare particolare attenzione, soprattutto se si hanno bambini al seguito.

A piedi ci vogliono circa 3 ore (prendendosela calma).

In MTB ci ho messo 1 ora e 20 minuti, comprese le pause per foto, video e spuntino

Partendo dall’area sosta camper, sono 16 kilometri di relax e divertimento; alcuni passaggi in MTB sono davvero simpatici e mai troppo impegnativi, alla portata di tutti mi verrebbe da dire.

Se sei un vero appassionato di MTB, dal centro paese è possibile prendere la cabinovia che ti porta in un bike park con percorsi di DH (downhill) ed enduro.

C’è la possibilità di noleggio bici se non hai la tua a disposizione.

In tutto ci sono 400 kilometri (non scherzo) di percorsi per MTB tutti molto ben segnalati.

Ti metto il link ad una pagina del sito MOLVENO.IT dedicato proprio a questi percorsi, dove potrai anche scaricare i GPX (che ho usato e ne sono rimasto soddisfattissimo)

https://www.molveno.it/it/mountain-bike#filter=r-fullyTranslatedLangus-&zc=12,11.0186,46.17912

Ci sono poi la Baita Ciclamino, il Rifugio Pradel, la Cima Paganella (raggiungibili anche in cabinovia, o a piedi, o in MTB o con il servizio di Taxi Montano).

Due sole parole in piu’ per la Cima Paganella: da qui avrai una vista che spazia dalle Dolomiti di Trento e Brenta, fino al Lago di Garda….. spettacolare.

Altri rifugi sono tranquillamente raggiungibili da Molveno, ed anche il Lago di Nembia, bellissimo con le sue passarelle in legno.

Dove mangiare

In centro paese trovi parecchi ristoranti e bar, oltre ad un negozzietto con specialità tipiche del luogo dove non puoi non fare una tappa ed assaggiare le tante delizie esposte. Li ho preso una meravigliosa fetta di Strudel che ci siamo gustati il giorno successivo per colazione.

Vicinissimo all’area sosta camper c’è un supermercato, ma i prezzi sono veramente altissimi e non è molto fornito. Frutta e verdura sono costosissimi e di qualità…. media.

Consigli:

Noi siamo arrivati in camper e ci siamo fermati all’area sosta attrezzata perche avevamo bisogno di ricaricare corrente per ebike e tutti i nostri device (abbiamo pannello e generatore…. ma eravamo un pò scarichi ed avevamo voglia di comodità con tendalino aperto). Attento: se parcheggi nel prato paghi uguale, ma non hai diritto alla corrente elettrica (la motivazione è che hai più spazio a diposizione, ma non è vero: se parcheggi lato lago, hai la parte dietro al camper disponibile per mettere tavolo, sedie, bici e kayak . Il prezzo di questo 2022 è altino: 40,80 euro per 24 ore. E già, no, non parlo di campeggio, ma di area sosta.


Non abbiamo potuto effettuare il carico prima di andare via perchè non è possibile utilizzare il proprio tubo dell’acqua, ma si deve usare quello installato…. e visto che non sappiamo mai l’utilizzo che ne viene fatto dagli altri camperisti…. (vedi pulizia della cassetta WC), noi in casi come questo, preferiamo saltare!

Ci sono comunque posti dove poter effettuare la libera ma attenzione…. visti i tantissimi cartelli di divieto campeggio….. penso che effettuino molti controlli…. quindi attieniti scrupolosamente alle regole della libera!

Peschiera del Garda

Peschiera del Garda

PAESE: Italia

REGIONE: Veneto

LOCALITA’: Peschiera del Garda

COME CI SONO ARRIVATO: Camper

COSTO GIORNALIERO €€ (€ 10 – €€ 30 – €€€ 50 – €€€€ Oltre 50 euro) 

PERIODO: Inverno

MEZZI PER SPOSTAMENTI: a piedi

ALLOGGIO: area sosta camper

Descrizione del posto

Provincia di Verona, Veneto

Siamo a circa 25 km da Verona, facilmente raggiungibile con mezzi pubblici, così come le altre città limitrofe.

Peschiera è il punto d’inizio di una pista ciclabile di circa 43 km, che transita lungo il fiume Mincio e passa tra Peschiera e Mantova.

La partenza è presso il viadotto ferroviario di Peschiera del Garda, e ci siamo ripromessi di percorerne una parte con un clima piu’ favorevole!

A Peschiera del Garda c’è un una grande stazione ferroviaria dove fermano anche i treni ad alta velocità, come ad esempio freccia Rossa ed Italo, sulla linea Venezia – Milano

Dal suo porto, tramite battelli, sono raggiungibili tutti i comuni del lago di Garda.

Per poterla visitare a fondo avete due grandi aiuti:

il primo, gratuito, è fornito dallo stesso comune. Sono dei cartelli posti nei pressi dei punti di interesse riportanti foto storiche ed un qr-code che riporta ad un sito con delle audioguide che spiegano bene la storia di quel particolare sito (lo spiego meglio nel video sul nostro canale YouTube)

seconda opzione, a pagamento (5 euro nel gennaio 2021), è una audioguida da affittare che ti trasporta nella storia del paese…. passo passo. Per poterla noleggiare, basta andare all’info point che si trova di fronte al porto.

Non perderti la Fortezza Veneziana, patrimonio dell’UNESCO dal 2017

Dove ho mangiato

Il tempo era poco e stava per piovere…. quindi una pizzetta da asporto lungo il percorso pedonale… poca spesa, tanta resa!

Consigli:

Se arrivi in camper, l’area sosta di Peschiera non è male. Ci sono docce a pagamento, distributori automatici di caffè e bibite fresce, carico scarico e corrente compresi nel prezzo. A gennaio 2021 i prezzi sono 5€ la prima ora e 0,80 le seguenti sino ad un massimo di 18 euro per 24 ore.

L’erba finta tra le piazzole è veramente triste, come anche il rumore che proviene dai binari dietro all’area, che di notte si fà sentire veramente tanto. Se non trovi altro, potrebbe comunque andar bene. Di pro invece, c’è la vicinanza al cantro (qualche centinaio di metri).

I negozi di alimentari invece, non sono facilmente raggiungibili, meglio munirsi di bicicletta

Foto Gallery

Crociera secondo unposticino (con la compagnia Costa Crociere)

Buongiorno Mondo, parliamo di crociera.

Tutto inizia dal polo crociere, dove in un salottino, o al bar, attendi il tuo turno per l’imbarco.

polo crociera Venezia Costa Crociere

Ne abbiamo fatte parecchie, e sono state meravigliose, con i loro alti e bassi.

Ci siamo sempre appoggiati a Costa Crociere e siamo partiti da Venezia o da Savona

E’ una vacanza itinerante, ogni mattina ti svegli in un posto diverso, ed è meraviglioso.

L’argomento costi, lo affrontiamo piu’ in là, nell’articolo.

La vita da crociera è molto frenetica. In qualsiasi istante della giornata, fino all’una di notte, c’è sempre qualcosa da fare o da mangiare!!

Pizzaiolo che spiega come fare la pizza, immortalata la pizza che vola!!
Una pizza che vola!!!!

Balli di gruppo, che possono piacere oppure no, giochi stile giochi senza frontiere… te lo ricordi? 

Artisti che creano in diretta sculture con il ghiaccio, il teatro, il cinema 4D, le piscine, la palestra, la spa, il casinò, le discoteche, le sale da ballo, i bar, i ristoranti, la biblioteca il ponte con i negozi…. una vera e completa città turistica in mare!

Il teatro della nave Costa Favolosa che si sviluppa in tre piani (tre ponti)
Il teatro di Costa Favolosa

Colazione, spuntino, pranzo, merenda cena e volendo anche dopocena… i buffè sono praticamente sempre aperti e ricchissimi di prelibatezze che accontentano la maggior parte dei palati!

Bere un cocktail sul ponte più alto della nave ed ammirare il mare o l’oceano… l’immensità del nulla…. e, fortunati noi, i delfini che giocano a prua!

In nave poi, è possibile fare tante belle amicizie, che poi forse… è una nostra peculiarità, in ogni vacanza, in ogni posto che visitiamo, conosciamo splendide persone con grande cuore e grande anima! O siamo estremamente fortunati noi, o il mondo è pieno di persone meravigliose!! Forse basta solo riconoscerle!!

Come prenotare la crociera di costa crociere (descrizione del sito Costa Crocere)

E’ possibile prenotare la crociera tramite agenzia di viaggio o direttamente dal sito di costa crociere (lo trovi qui). 

Da quest’ultimo è sufficente scegliere la crociera in base alla destinazione, alla partenza, o al periodo; si possono combinare anche piu’ esigenze per scegliere quella giusta. 

Consigliamo: in basso a destra c’è l’icona “chiama”. Usando questo numero verrai assistito da un personal cruiser che ti cucirà addosso la tua crociera con i servizi più’ affini alle tue esigenze. 

Noi lo abbiamo usato nelle nostre ultime tre crociere e ci siamo trovati benissimo!! Molto meglio di altri servizi.

Assicurazione

Se usi il servizio diretto dal sito costa crociere, l’assicurazione sanitaria è compresa. Se ti appoggi ad agenzie di viaggio, ricorda di farla inserire sempre. Sei in paesi stranieri, non sempre facenti parte dell’unione Europea, meglio sempre essere assicurati.

Quali documenti portare con se

Ricorda di portare con te documento identità (chiedi in fase di prenotazione se serve o meno il passaporto per le destinazioni che hai scelto)

Il biglietto e la copia dell’assicurazione che ti consegna l’agenzia o ti arriva via mail nel caso utilizzi il personal cruiser di Costa Crociere)

Cosa è compreso e cosa no nel prezzo

Tutto dipende da quali pacchetti aggiuntivi acquisti in fase di prenotazione.

Lo Squok club (ne parliamo dopo)

Acqua depurata, trovi dipenser nei self service sempre disponibili

Buffè (tutti: colazione, mezza mattina, pranzo, mezzo pomeriggio, cena)

Ristorante prenotato per la cena (la cena al ristorante assegnato in fase di acquisto è completamente gratuita), compresa l’acqua, mentre le altre bibite sono escluse (a meno di non avere pacchetti bevante)

Le piscine, tutte tranne quelle della SPA

La palestra

Il teatro

La biblioteca

Lo scivolo esterno (se presente) e/o parchi a tema esterni

Il minigolf

L’utilizzo delle sdraie nei ponti interni ed esterni

Tutta l’animazione

Le discoteche

Utilizzo giochi di società

Se hai un qualsiasi dubbio, sfrutta l’help disk, banalmente il banco informazioni che trovi nel ponte centrale.

Cosa non è compreso nel costo iniziale

Le quote di servizio, sono circa 10€ a notte per adulto che paghi direttamente in nave, o meglio, ti vengono addebitati sulla tua costa card. E’ una quota che versi come rimborso della pulizia della camera ed altri servizi. Sostanzialmente, è la quota di mancia che viene erogata al personale “nascosto”, cioè tutte quelle persone che non hanno contatti con i viaggiatori e non hanno quindi la possibilità di ricevere le tue mance direttamente da te.

Ci sono formule all-inclusive che comprendono già anche questa quota.

Cimena 4D

Sala giochi

Casinò

La SPA

Shopping nei negozi

Pizzeria

Paninoteca d’autore

Consumazione ai bar (a meno di non utilizzare un pacchetto bevande)

Servizio in camera (ma potrebbe essere incluso nel pacchetto d’acquisto, ma te ne parlo dopo)

Simulatore F1 se presente

Lavanderia

Il ristorante a pranzo

Pacchetto bevande e altri pacchetti

L’acqua depurata è sempre gratuita, ma puoi scegliere di acquistare un pacchetto bevande da usufruire in tutti i bar, al buffè e nel ristorante.

Noi abbiamo sempre scelto il pacchetto Brindiamo che comprende buona parte dei cocktail alcolici ed analcolici, prosecco e vini, birra, caffè, acqua e bibite analcoliche. Continua a leggere l’articolo se ti interessano i costi.

Puoi anche scegliere di acquistare il pacchetto Acqua Bottle che ti permette di ottenere due bottiglie da 0,5l al giorno. Noi lo usiamo per avere sempre acqua a disposizione in cabina la notte. 

Squok

Lo Squak è un miniclub per i più’ piccoli. 

Nostra figlia ne và letteralmente pazza. 

Una sorta di villaggio turistico con animazione dedicato ai più’ piccoli, ultra sicuro ed iper controllato. 

Nel club i bimbi vengono intrattenuti con giochi, film, attività all’aria aperta, merenda, pranzo… ogni giorno hanno un programma diverso che trovi nel giornalino dello squok.

Possono passare la giornata con coetanei provenienti da molti paesi, e credimi, non so’ come, ma si capiscono e nascono amicizie stupende!!

Considera anche che…. Se i piccoli sono li, tu puoi goderti in piena serenità tutti i servizi della nave!

Aperto dalle 09.00 fino a mezzanotte, con una pausa dalle 20.00 alle 20.30. Solo nei giorni di navigazione i bimbi possono rimanere anche a cena.

Puoi portare i tuoi piccoli quando vuoi ed andare a riprenderli quando vuoi, anche piu’ volte al giorno.

Cassetta posta dove trovi le info

Fuori dalla porta della cabina, trovi una cassetta della posta dove viene messo ogni giorno il giornale di bordo, promozioni di SPA, dello shop o altro, inviti ad eventi legati al costa club, parliamo dopo anche di questo 

Diario di bordo

Ogni sera viene consegnato il diario di bordo che riporta info utili su tutto ciò che accadrà in nave l giorno seguente, compresi orari e luoghi per lo sbarco e l’imbarco.

Troverai nel dettaglio gli orari ed i luoghi in cui si svolgeranno le varie attività.

Escursioni

Le escursioni sono secondo noi la parte più’ eccitante del viaggio…. Scoprire paesi nuovi, assaggiare nuove cucine, conoscere nuove persone….

Hai tre macro scelte per quanto riguarda le escursioni

1- fai da te, decidi tu tutto, come muoverti, cosa visitare, dove mangiare… tutto. Ti tornerà utile affidarti alla ricerca su google di articoli scritti da altri croceristi che spiegano come e dove muoverti. Noi non abbiamo mai trovato nessun articolo dettagliato e che spieghi tutto nella perfezione. Noterai che il buco principale lo trovi dal ponte della Nave a dove trovare il primo mezzo pubblico da prendere. Ti devi un pò inventare come tour oprato, nulla di impossibile!

2 – quando sbarchi troverai una schiera di tour operator del posto professionali o improvvisati. Sta a te capire di chi fidarti. A quel punto tratta, ma tratta seriamente il prezzo!! Questa è un oprzione molto interessante se magari fai amicizia in nave e vuoi condividere il tour potendo cosi divedere anche il costo

3- ti affidi al costa tour. Servizio ineccepibile con costi che variano dai 50 ai 200 o piu’ euro a persona. Hai la certezza di avere una guida nella tua lingua ben preparata, i migliori posti da visitare, salti le code nei musei o altri siti…. E sopratutto, qualsiasi cosa succeda, la nave ti aspetta!

Cos’è la costa card, come si usa e come si ricarica o associa a carta di credito

Al tuo arrivo in cabina, trovi, oltre ad altri fogli informativi sulla vita a bordo, la tua costa card (una per ogni ospite).

E’ la tua carta di credito personale e il tuo documento personale all’interno della nave. Unico mezzo di pagamento consentito (tranne le mance, quelle le dai in contanti, se vuoi, e vanno benissimo gli euro)

Il giorno dell’imbarco, ti devi presentare ai totem che trovi nel ponte centrale e collegare la tua costa club alla tua carta di credito. In alternativa puoi ricaricarla in contanti nel banco informazioni, in questo caso preparati ad una lunga attesa in coda.

Quando esci e rientri dalla nave per le escursioni, questa card funge da tuo documento di identità. Il personale costa la scansiona con un lettore che gli propone anche la tua foto (te la scattano all’imbarco) per un maggiore controllo.

I vari pacchetti bevande o altro vengono specificati nella card.

Costa club

Costa club è una affiliazione a Costa Crociere gratuita che ti permette di accumulare punti in funzione alle crociere fatte. Ti comporta qualche piccolo privilegio come ad esempio la coccola di un buon prosecco con bicchieri di cristallo in cabina, spillette commemorative, foto omaggio ed altri simpatici gadget.

Le valigie le consegni al polocrociera al tuo arrivo e le trovi dentro alla camera. Ricorda la sera prima dello sbarco di ritorno, di mettere le valigie fuori dalla porta della tua camera. Importantissimo, tieni a disposizione il cambio per lo sbarco e tieni uno zaino dove riporre pigiami e beauti. Non vorrai mica sbarcare in pigiama e ciabatte? Credimi, è successo!!

Lavanderia disponibile, in alternativa puoi lavare qualche maglietta o intimo ed usufruire di un filo retraibile nel box doccia. L’aria condizionata della cabina favorisce una veloce asciugatura. 

Costi

Parliamo di costi

Come tute le vacanze, decidi tu quanto spendere… da circa 450 euro a persona fino a enne euro, veramente puoi spendere un capitale.

Noi ti portiamo l’esempio pratico di quanto abbiamo speso nel 2019 per una crociera di 10 giorni e 9 notti.

Partenza da Savona con destinazione:

Marsiglia

Navigazione (giornata in mare aperto senza sbarchi)

Malaga

Navigazione

Lisbona 2 giorni

Cadice

Barcellona

Savona

Costo crociera 2.650 euro a cui vanno aggiunti autostrada, carburante, albergo (siamo arrivati la notte prima per essere comodi al mattino dell’imbarco e siamo partiti il giorno dopo lo sbarco), parcheggio auto e sopratutto le spese per le escursioni.

Considera circa altri 2.000 euro per stare un minimo comodo.

Totalone: 4.650 euro

Il prezzo della crociera comprende 2 adulti, 1 bambino sotto i 12 anni in cabina con balcone, cioè il tuo terrazzino privato, pacchetto brindiamo, pacchetto acqua bottle, promo super all-inclusive, speciale soddisfatto o rimborsato. 

Considera che facendo parte del costa club ed essendo la nostra ennesima crocerà, ci hanno proposto uno sconto di circa 1.200 euro al costo di listino.