Ciclabile Pedemontana da Tarvisio a Gemona

Ciclabile Alpeadria

Il sole stava appena scaldando le cime delle Alpi Giulie quando mi sono trovato sulla banchina della stazione di Gemona, con la mia bici al fianco e l’entusiasmo di chi sa di stare per immergersi in uno dei percorsi ciclabili più belli del Friuli. L’aria era fresca, con quel profumo frizzante di montagna, e il treno che mi avrebbe portato a Tarvisio arrivava lento, quasi volesse darmi il tempo di riflettere sul viaggio che stava per iniziare.

Ma torniamo all’inizio di questa avventura. Era ancora l’alba quando ho parcheggiato il mio fidato camper nell’area gratuita di Gemona, un luogo tranquillo immerso nel silenzio della mattina. L’aria fresca di montagna mi accarezzava il viso mentre  due amici, compagni di viaggio in questa giornata che prometteva emozioni, mi stavano già aspettando. Una volta riuniti, abbiamo bevuto un buon caffè fatto con la mia fidata moka e ci siamo messi in sella alle nostre bici, scivolando giù per le strade in discesa verso la stazione dei treni. Dieci minuti, con il vento che sussurrava storie di avventure passate. Prima, però, una tappa obbligata: colazione in una pasticceria del borgo, con il profumo di brioches appena sfornate che riempiva l’aria. Dopo il secondo caffè e qualche risata, ci siamo diretti alla stazione, dove la biglietteria automatica ci ha regalato una piccola sorpresa: 9 euro per passeggero e bici, grazie allo sconto weekend. Il nostro viaggio era appena iniziato, ma già si respirava quell’energia che solo una giornata all’aria aperta può dare. 

Portare la bici sul treno è stato semplice, grazie anche agli scivoli appositamente installati a bordo scale della stazione,e una volta sistemato tutto, mi sono seduto, osservando dal finestrino il paesaggio che scorreva: verdi colline, piccoli borghi, e quel senso di tranquillità che solo i viaggi in treno riescono a regalare. La ciclabile Tarvisio-Gemona mi aspettava, e non vedevo l’ora di percorrere quei chilometri che si snodano tra vallate e boschi, seguendo il tracciato di una vecchia ferrovia dismessa.

Trasporto bici treno da Gemona a Tarvisio

Arrivato a Tarvisio, con le nuvole minacciose sopra le nostre teste, siamo partiti. Pedalare lungo la ciclabile è un’esperienza che risveglia i sensi: il silenzio delle montagne, rotto solo dal fruscio delle ruote sull’asfalto e dal canto degli uccelli, ti riporta in contatto con una natura intatta. Il percorso è facile, accessibile anche per famiglie e ciclisti meno esperti, ma mai monotono. Ogni curva ti regala un nuovo panorama: ruscelli limpidi che scorrono accanto alla strada, ponti sospesi che ti fanno sentire come se stessi volando tra le cime degli alberi, e piccoli paesi che sembrano usciti da una cartolina.

Tarvisio in bicicletta

Uno dei momenti più emozionanti è stato attraversare i tunnel scavati nella roccia: le luci soffuse che si attivano al tuo passaggio, il suono amplificato delle ruote che rimbalzava sulle pareti, e poi, come una sorpresa, il paesaggio che ti accoglie all’uscita, aprendo nuovi scorci mozzafiato sulla vallata.

A metà strada, ci siamo fermati per una breve pausa. Una piccola trattoria lungo il percorso offriva un ristoro semplice ma perfetto: una bistecca di manzo e delle patate di contorno. Mentre mangiavo, osservavo gli atri commensali, ciascuno con la propria storia e il proprio ritmo, ma tutti accomunati dallo stesso desiderio di esplorare questo angolo di paradiso.

Riprendendo il viaggio verso Gemona, il paesaggio cambiava lentamente. Le montagne cominciavano a lasciare spazio a colline più dolci, i borghi diventavano più numerosi, e l’aria si faceva più tiepida. Lungo il percorso, piccoli cartelli raccontavano la storia della vecchia ferrovia che un tempo collegava queste terre, aggiungendo un tocco di nostalgia al viaggio.

Centro storico Tarvisio

Quando sono arrivato a Gemona, con il buio che aveva ormai preso il dominio, mi sono fermato un attimo a guardare indietro, verso le montagne da cui ero partito. La fatica nelle gambe era praticamente nulla, ma la soddisfazione di aver vissuto un’esperienza autentica e immersiva avrebbe giustificato qualsiasi fatica.

Pedalare da Tarvisio a Gemona è più di un semplice percorso ciclabile: è un viaggio attraverso la storia e la natura. Un percorso che, con la sua semplicità, sa regalarti emozioni profonde, fatte di paesaggi incantevoli e momenti di silenziosa contemplazione. E in fondo, è proprio questo che cerco quando salgo in sella: la libertà di lasciarmi trasportare, chilometro dopo chilometro, senza fretta.

Ciclabile Alpeadria

Andare in bicicletta lungo quei 70 chilometri è stato come scivolare su un filo teso tra passato e presente. Solo un breve tratto, meno di un chilometro, ci ha messo alla prova con una salita leggera, ma il resto del percorso era un continuo dolce declinare, lasciandoci liberi di godere dei panorami mozzafiato. E tra le sorprese più curiose, il ristorante su vagone nella vecchia stazione di Resiutta. Un luogo unico, incastonato in un angolo che sembrava uscito da un libro di racconti, dove il tempo si ferma. Un’esperienza sicuramente non scontata, da non perdere per chiunque decida di attraversare questi luoghi.

Un pò di informazioni tecniche:

L’area camper di Gemona è gratuita ed offre il servizio di carico-scarico. Molto pulita. C’è posto per una decina di camper (ovviamente non è ammesso tendalino aperto o tavoli e sedie fuori dal camper. Cerca di arrivare da Via Dante Alighieri per evitare la strada piu’ ripida.

La strada dall’area sosta camper alla stazione dei treni non è una ciclabile ma è comunque poco trafficata. La stazione dista meno di un kilometro (circa 5 minuti in bici)

Appena entrato in stazione c’è la biglietteria automatica dove puoi acquistare il biglietto sia per te che per la bicicletta. Non ho fatto caso se servano biglietti particolari nel caso volessi portare il cane in un carrello (ma la rifarò con famiglia e cane e aggiornerò questo articolo).

Controlla bene gli orari del treno e che ci sia la possibilità di caricare le bici. In alta stagione è consigliato prenotare il posto bici (da Gemona del Friuli a Tarvisio Boscoverde). Controlla nei dettagli del treno se è o no abilitato al trasporto di biciclette! Lo puoi fare dal sito di trenitalia. 

Accanto alle porte che fanno accedere ai binari, ci sono le obliteratrici. Non dimenticarti di obliterare i biglietti!

Quando scendi alla stazione di Tarvisio, ti trovi praticamente già nella ciclabile! Non puoi sbagliare.

La ciclabile è molto facile e sicura. Ci sono un paio di tratti in cui, per pochi metri, la ciclabile si interrompe per poi riprendere. Ci sono comunque cartelli molto chiari e facili da seguire. 

Noi abbiamo mangiato in una trattoria, ma nulla vieta di mangiare al sacco, anzi, ci sono lungo la ciclabile molte zone adibite proprio a questo con tavoli e sedie. 

Vagone ristorante a Resiutta, nella pista ciclabile Alpeadria

Personalmente eviterei luglio ed agosto, sarà sicuramente molto trafficata ed è esposta la sole in quasi tutta la sua lunghezza (tranne nei tunnel ovviamente). Anche gennaio e febbraio potrebbero essere mesi da evitare per ghiaccio e neve.

pista ciclabile Apleadria
vista dal ponte pista ciclabile Apleadria
cascata pista ciclabile Alpeadria
ex ponte ferroviario pista ciclabile Alpeadria
ponte ferroviario pista ciclabile Alpeadria
ponte illuminato pista ciclabile Alpeadria

Piancansiglio

PAESE: Italia

REGIONE: Friuli Venezia GIulia – Veneto

LOCALITA’: Pian del Cansiglio

COME CI SONO ARRIVATO: Camper, Moto, Auto

COSTO GIORNALIERO  €

PERIODO: Primavera/Estate

MEZZI PER SPOSTAMENTI: a piedi, in bici

ALLOGGIO: camper

Ciao Mondo, il Pian del Cansiglio è posto tra le provincie di Belluno, Treviso e Pordenone. Siamo quindi sul confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.
È sostanzialmente una “conca” tra le cime rocciose del Costa, la Cima Valsotta, il Pizzoc e il Millifret.

Guarda il video completo sul nostro canale youtube: https://youtu.be/ivt7MDVehAk?feature=shared
La cosa più bella di questa zona, oltre ovviamente al bosco di felci e faggi, è la possibilità di vedere caprioli cervi e daini.
Per i più fortunati vi è la possibilità di avvistare, al crepuscolo, marmotte, tassi e faine, oltre alla donnola, il carnivoro più piccolo della nostra nazione.
La particolare conformità di questo luogo, fa sì che vi sia il fenomeno dell’inversione termica, di conseguenza, le temperature sono sempre fresche, e d’estate diventa quindi un paradiso per chi non sopporta il caldo.

prato del pian del cansiglio
Prato del Pian del Cansiglio


La storia del bosco del Cansiglio trova la sua prima menzione nel 1923, quando l’imperatore Berengario lo donò al vescovo di Belluno.
Nel 1400 passò invece con Belluno alla serenissima, mentre nel 1548 la Repubblica di Venezia iniziò a controllare attentamente lo sfruttamento del bosco, che usava soprattutto per la realizzazione di remi e altri prodotti utili per la navigazione, registrando ogni singolo albero. Passeggiando nel bosco troverai dei cartelli informativi dove potrai reperire parecchie informazioni in merito a storia, morfologia, fauna e molto altro.

Dove mangiare
Oltre alla bellissima area picnic Archetton, dove potrai gustare i tuoi piatti utilizzando la parte attrezzata interamente gratuita con tavoli e sedie, oppure, in vero stile picnic americano, con il tuo asciugamano o stuoia, pranzando seduto nel prato immerso nel bellissimo bosco del Cansiglio, trovi un agriturismo e un paio di bar ristoranti dove puoi assaggiare piatti tipici o un panino al volo.
C’è anche un’altra area picnic chiamata Bus de la lum.

Consigli
Se ami le passeggiate o la mountain-bike, ci sono vari percorsi da seguire che ti faranno immergere nella natura del bosco del piano del consiglio.

Bosco del Cansiglio
Bosco del Cansiglio


Per quanto riguarda i nostri bestioni bianchi, c’è un’area sosta camper con carico, scarico e colonnine della corrente elettrica. In alternativa la libera è tollerata, purché fatta nel pieno e massimo rispetto del posto meraviglioso in cui ci si trova.

Area sosta camper Pian del Cansiglio
Area Sosta Camper Pian del Cansiglio


Per gli amanti delle bici metto qui il link al taxi bike Alpago www.taxibikealpago.it che noleggia e vende bici muscolari ed e-bike, oltre a fornire molti servizi sul trasporto (non solo trasporto persone e bici, ma anche il trasporto del solo bagaglio da albergo ad albergo)
Un sito interessante per reperire informazioni, poter stampare mappe, e scaricare le tracce GPX per MTB o trekking, magari da utilizzare con Osmand, è www.laviadelleprealpi.it
Ricorda che non troverai negozi nelle vicinanze, quindi organizzati bene con i viveri e l’acqua. Nei pressi dell’area pic nic
Archetton c’è una fontanella da cui attingere acqua potabile, mentre per lo scarico e il carico, ti puoi appoggiare all’area sosta che trovi lì vicino.

Piancavallo -PN

PAESE: Italia
REGIONE: Friuli Venezia Giulia
LOCALITA’: Piancavallo
COME CI SONO ARRIVATO: moto, auto
COSTO GIORNALIERO €
PERIODO: tutto l’anno
MEZZI PER SPOSTAMENTI: a piedi, in bici
ALLOGGIO: in giornata ma possibile sosta libera o a pagamento per camper

Descrizione posto
Un altopiano a dir poco emozionante. Piancavallo è una frazione del comune di Aviano e conta 40 anime!!
Davvero molto ben organizzato, offre attrattive tutto l’anno.
D’inverno ci sono ben 17 km di piste, possibilità di escursione in ciaspola e molto altro.
Dalla primavera all’autunno ci si può sbizzarrire in trekking di ogni genere: impegnativo o rilassante, mountainbike e assolutamente da provare il bobcat su rotaia.
Molti sono anche i percorsi fattibili in moiuntainbike.
Qui il link per maggiori info

Dove ho mangiato
Ci sono un paio di Bar che offrono panini e pasti veloci; non ho provato ristoranti.

Cosa ho visitato
Da non perdere le strepitose passeggiate all’aria aperta e il Sentiero Botanico a cui si accede dalla piazzetta centrale

Consigli
Ci sono molte possibilità di sosta in libera per i camper: vicino al Palaghiaccio, ad esempio, ci sono molti stalli in cui è possibile pernottare in camper. Troverete anche una comoda area servizi attrezzata per il carico e scarico, con colonnine della corrente elettrica a disposizione (prezzo 13€/giorno); 70 posti e Wifii gratuito. Qui il link per maggiori info

Lago di Cavazzo – UD

PAESE: Italia

REGIONE: Friuli Venezia Giulia

LOCALITA’: Cavazzo Carnico, Traseghe, Bordano

COME CI SONO ARRIVATO: Camper, moto, auto

COSTO GIORNALIERO €  

PERIODO: primavera-estate-autunno

MEZZI PER SPOSTAMENTI: a piedi, in bici 

ALLOGGIO: sosta libera

Descrizione

Il lago di Cavazzo, conosciuto anche come lago dei Tre Comuni, è il più esteso del Friuli. Di origini glaciali, il lago bagna i comuni di Cavazzo Carnico, Treseleghe e Bordano. Qui qualche approfondimento. Molto suggestivo alla vista, regala la possibilità di intrattenersi con sport e relax. E’ possibile praticare la pesca, il windsurf, la canoa, vela, cicloturismo e non mancano certo i sentieri per il trekking. Una gita con il pedalò o una discesa in parapendio? Davvero divertimento sportivo e relax a 360 gradi. Molti sono anche gli appuntamenti mondani per chi cerca un pò di festa. 

Dove ho mangiato

Ci sono dei food track dove ci si può concedere qualche capriccio, uno sulla sponda Nord ed uno sulla sponda Sud sempre pronti nel fine settimana. Ci sono anche due bar in riva al lago dove è possibile rifocillarsi con un panino al volo o altro.

Cosa ho visitato

Sentieri: ce ne sono davvero molti e per tutti i gusti. Se volete fare una semplice passeggiata costeggiando il lago, sappiate che non potrete servirvi interamente di sentieri o percorsi pedonali, ma vi è un tratto di provinciale da affrontare.

La Casa delle farfalle Bordano è davvero vicinissima, ma ne parleremo un altro articolo

Riserva naturale lago del Cornino habitat del Grifone, di cui ne parliamo qui

Consigli 

Nel paese di Traseghis, raggiungibile in bicicletta, c’è il supermercato Maxi, dove troverete una accoglienza e una cortesia degni della migliore crociera!!! Si sono addirittura offerti di portarci la spesa al camper (eravamo in libera) gratuitamente. Ho visto una scena che mi ha riempito il cuore di gioia…… la cassiera ha seguito un anziano signore con un cioccolatino…. “cispe par il tò complean (tieni, per il tuo compleanno)!!!!! Tanta, tanta, tanta roba!!!!!!!

La sosta libera è tollerata (mi raccomando, la sosta, non il campeggio) e il parcheggio dove siamo stati noi era ben illuminato, videosorvegliato e al costo di 4 € al giorno (prezzo 2020).

Foto Gallery

Lago del Cornino

PAESE: Italia

REGIONE: Friuli

LOCALITA’: Forgaria del Friuli -UD-

COME CI SONO ARRIVATO: Auto, Moto

COSTO GIORNALIERO €  

PERIODO: primavera- estate – autunno

MEZZI PER SPOSTAMENTI: a piedi, in bici 

ALLOGGIO: nessuno provato

Descrizione

Il lago del Cornino è un piccolo e molto suggestivo specchio d’acqua che si è formato con il ritiro dei ghiacci migliaia di anni fà. Le rocce colonizzate da alghe azzurre, donano a questo lago un’atmosfera fiabesca. Bellissimo il sentiero che lo circonda, semplice e molto interessante. Non è possibile la balneazione ed attenzione anche ai droni, sono vietati i voli. 

Dove ho mangiato

Solo a sacco, non ho avuto il tempo di provare qualche locale del posto.

Cosa ho visitato

Adiacente al lago troviamo il Centro Visite dove possono essere osservate alcune voliere ed ammirare da vicino i Grifoni. La visita continua con un piccolo museo dedicato al Progetto Grifone, partito negli anni ottanta, e che vede impegnata la regione Friuli nel ripopolamento di questo splendido esemplare di volatile. Oltre al Grifone sono presenti altri animali. Passando da un ponte sospeso sopra alla strada, si accede ala Riserva Naturale sulle rive del Tagliamento. Con una superficie di 478 ettari, è caratterizzata da una grande diversità ambientale interessantissima sia come flora, che come fauna. Nel percorso si trova anche una area ristoro attrezzata con tavoli e panche dove è possibile sostare immersi nella natura, per gustarsi il proprio spuntino.

Consigli

A fianco della provinciale 72 nel paese Cornino, si trovano i parcheggi, uno abbastanza ampio per permettere la sosta anche dei camper

Una tranquilla pedonale porta al centro visite, e da lì si sviluppa per raggiungere sia il lago, sia la riserva.

Barcis – PN

PAESE: Italia

REGIONE: Friuli Venezia GIulia

LOCALITA’: Barcis

COME CI SONO ARRIVATO: Camper, Moto, Auto

COSTO GIORNALIERO  €€

PERIODO: Primavera/Estate

MEZZI PER SPOSTAMENTI: a piedi, in bici, trenino panoramico

ALLOGGIO: camper, tenda

Descrizione

Barcis è un gioellino nella provincia di Pordenone con un lago davvero spettacolare. Immerso tra le montagne, si respira aria di tranquillità. Ottimo per rilassarsi una giornata o per passarci piu’ giorni, grazie alle tantissime attrazioni naturali disponibili in questo meraviglioso luogo.

Attrezzato con ottimi spazi dedicati ai picnic, un bellissimo parco con giochi per i bimbi e un bellissimo percorso pedonale costeggia il lago

Cosa ho visitato

La vecchia strada della Valcellina, davvero molto bella. Un percorso pedonale che attraversa la Riserva naturale della Farra del Cellina. Ci si trova immersi in un mondo d’altri tempi; questa era infatti l’unica strada che collegava la pianura alla valle. Acque cristalline e Canyon scavati nella roccia fanno sognare. Obbligatorio l’uso del caschetto e l’ingresso costa €3,00 a persona (prezzo 2020). Cani ammessi.

Di fianco all’ingresso Località Ponte Antoi, Barcis (PN), c’è un bar/ristorante molto gettonato anche dai motociclisti. Per pranzare/cenare meglio prenotare, rischiate di non trovare posto. Ottimo anche solo per un caffè o un panino da mangiare in strada. Attenzione agli orari e giorni di apertura, vi rimando al sito.  Da non perdere il Ponte Tibetano!

Lunghe passeggiate, davvero troppe per poter essere elencate qui. A partire dalla pedonale che costeggia il lago, fino ad arrivare alle escursioni nella riserva naturale Farra del Cellina e itinerari nella Foresta regionale del Presculin.

Prendere il sole in riva al torrente Pentina attraversando il Ponte di Ferro di Barcis

Consigli

Se arrivi in camper, di fianco la cimitero trovi un’area camper attrezzata con colonnina corrente elettrica e acqua per ogni piazzola (grande che permette l’apertura del tendalino). Due aree dedicate ala carico e scarico. Prezzo € 14 per 24 ore (prezzo 2020), accetta pagamento in contanti o con carte, molto comodo e facilissimo da trovare.

In auto e moto, potete alloggiare nel camperggio Camping San Francesco, situato vicino all’area sosta camper succitata. Attenzione, per accedervi bisogna percorrere una salita alquanto ripida….. nulla di ché, ma da affrontare con attenzione. Il campeggio è a dir poco meraviglioso. C’è un piccolo ristoro all’interno ed abbiamo trovato i bagni puliti. Il negozio di alimentari che troverete a destra della chiesa, ha prezzi più che buoni. Considerate che a Barcis NON troverete frutta e verdura!!!!

Barcis può essere una sosta su vacanza itinerante che prosegue poi verso la Diga del Vajont, Lago Santa Croce, Piancasiglio ecc