Moto e freddo: come divertirsi in moto in inverno

Moto sulla neve

L’inverno è una stagione difficile per i motociclisti, che devono affrontare il freddo, il vento, la pioggia e la neve. Molti preferiscono lasciare la moto in garage e aspettare la primavera, ma altri non vogliono rinunciare al piacere di guidare su due ruote, anche quando le temperature scendono sotto lo zero. Come fare, allora, per divertirsi in moto in inverno senza rischiare di congelarsi o di ammalarsi? La risposta è semplice: bisogna scegliere l’abbigliamento giusto, che sia in grado di proteggere dal freddo e dall’umidità, senza compromettere la comodità e la sicurezza.

Dividerò l’abbigliamento in 3 strati, intimo, primo strato e strato esterno isolante.

## L’intimo termico (primo strato)

Il primo strato di abbigliamento che dobbiamo indossare è l’intimo termico, che ha la funzione di mantenere il calore corporeo e di traspirare il sudore. L’intimo termico deve essere aderente al corpo, ma non troppo stretto, per non ostacolare la circolazione sanguigna. Il materiale più indicato è la lana, che ha proprietà isolanti e antibatteriche. Un buon intimo termico dovrebbe avere almeno il 70% di lana, per garantire una maggiore efficacia. Esistono intimo termico specifico per i motociclisti, che ha delle cuciture rinforzate e delle zone imbottite per proteggere le parti più esposte agli urti, ma ha dei costi altini; trovi però ottime alternative in negozi tipo il “Diecidiscipline” a prezzi molto vantaggiosi (io uso quelli… poca spesa tantissima resa).

intimo termico in moto

## I guanti riscaldati

Le mani sono una delle parti del corpo che soffrono di più il freddo in moto, perché sono costantemente esposte al vento e devono gestire il manubrio e i comandi. Per questo motivo, è fondamentale indossare dei guanti adeguati, che siano impermeabili, antivento e imbottiti. Ma se il freddo è davvero intenso, i guanti normali potrebbero non bastare. In questo caso, la soluzione migliore sono i guanti riscaldati, che sono dotati di una batteria ricaricabile e di un sistema di resistenze elettriche che generano calore. I guanti riscaldati di buona qualità, hanno diversi livelli di temperatura, che si possono regolare a seconda delle proprie esigenze. Inoltre, sono compatibili con i dispositivi touch screen, per poter usare il navigatore o lo smartphone senza doverli togliere. Hanno anche una parte gommata sull’indice che funge da tergicristallo… molto utile nelle giornate di nebbia intensa. Ai guanti va necessariamente abbinato un buon paio di paramani coprenti, o delle moffole (che io non amo e trovo di impaccio nella guida)

## La maglia e i pantaloni (secondo strato)

Il secondo strato di abbigliamento che dobbiamo indossare è quello che copre il busto e le gambe. Qui, il criterio da seguire è quello di vestirsi a cipolla, ovvero di sovrapporre più strati di tessuto, che creano una camera d’aria isolante tra di loro. Il primo strato, dopo l’intimo termico, dovrebbe essere una maglia di pile o di lana, che tenga caldo e sia morbida sulla pelle. Per quanto riguarda le gambe, io uso pantaloni in jeans da moto (quelli primaverili) che hanno una buona resistenza al vento… ma quello che a me interessa è la loro resistenza all’abrasione e la protezione che offrono in caso di caduta. L’incombenza di riparare dal vento e dal freddo la lascio al terzo strato.

## Il giubbotto e i sovrapantaloni (terzo strato)

Il terzo strato, invece, dovrebbe essere un capo impermeabile e antivento, che protegga dal maltempo e dalle intemperie. Un’ottima scelta sono i copri pantaloni antivento in piuma (vera o sintetica), che si indossano sopra i jeans o i pantaloni in tessuto (ovviamente pantaloni tecnici da moto), e che hanno una membrana traspirante che impedisce al vento di entrare. I copri pantaloni antivento hanno anche delle cerniere laterali alle caviglie, per poterli indossare e togliere facilmente, e delle fasce riflettenti, per aumentare la visibilità in condizioni di scarsa luce (non tutti).

Un altro capo indispensabile per chi va in moto in inverno è il giubbotto invernale, che deve essere caldo, possibilmente impermeabile e dotato di protezioni. Esistono diversi modelli di giubbotti invernali per moto, che si adattano a vari stili e esigenze. Per esempio, puoi scegliere un giubbotto in Goretex, che offre un’ottima resistenza all’abrasione e ha il pregio di essere impermeabile, cosi da non dover ricorrere ad una tuta antipioggia in caso di leggere precipitazioni o nebbia (hanno però il brutto vizio di costare veramente tanto). Oppure, puoi optare per un giubbotto in tessuto tecnico, che ha anch’esso un’ottima traspirabilità e leggerezza, e che è più facile da lavare. In ogni caso, il giubbotto invernale deve avere una fodera termica staccabile, per poterlo usare anche nelle stagioni più calde, e delle cerniere di ventilazione, per regolare il flusso d’aria. Inoltre, il giubbotto invernale deve avere delle tasche interne ed esterne, per riporre i tuoi oggetti personali, e delle bande riflettenti, per aumentare la tua visibilità sulle strade.

giubbotto goretex

## Il passamontagna, lo scaldacollo, i calzini termici, le suolette in pile e gli stivali da moto

Infine, non dobbiamo dimenticarci di proteggere la testa, il collo, i piedi e le caviglie, che sono zone sensibili al freddo e che possono influire sul nostro benessere generale. Per la testa, il capo più indicato è il passamontagna, che copre tutto il viso tranne gli occhi, e che si può indossare sotto il casco. Il passamontagna deve essere realizzato in un materiale traspirante e anti odore, come il cotone o la lana merino. Per il collo, invece, possiamo usare uno scaldacollo, che è una sorta di tubolare di tessuto che si infila sopra la testa e che si può alzare o abbassare a piacere. Lo scaldacollo deve essere morbido e confortevole, e può avere anche una funzione decorativa, se scegliamo un colore o una fantasia che ci piace (io ne ho un paio in pile, comodi, caldi e moooolto economici).

Per i piedi, invece, dobbiamo indossare dei calzini termici, che non siano spessi ma che mantengano regolata la nostra temperatura; non troppo stretti, per non impedire la circolazione (importantissimo se non vuoi avere l’effetto contrario… non scherzo, provato sulla mia pelle!!. I calzini termici devono essere in lana o in pile, e devono arrivare almeno fino a metà polpaccio. Per aumentare il comfort, possiamo anche inserire delle suolette in pile nelle nostre scarpe, che creano un ulteriore strato isolante e ammortizzante. Ci sono delle suolette in lana o suolette riscaldanti…valuta in base a quanto spazio hai nello stivale e a quanto soffri il freddo. Le scarpe, infine, devono essere degli stivali da moto, che siano impermeabili, robusti e con una suola antiscivolo. Gli stivali da moto devono anche avere delle protezioni per la caviglia, il tallone e la punta, per prevenire eventuali lesioni in caso di caduta.

## Conclusioni

Come hai visto, divertirsi in moto in inverno è possibile, a patto di scegliere l’abbigliamento giusto, che ti protegga dal freddo e dall’umidità, senza rinunciare alla comodità e alla sicurezza. L’abbigliamento moto in inverno deve essere composto da tre diversi strati di tessuto, che creino una barriera isolante tra il nostro corpo e l’ambiente esterno. Inoltre, dobbiamo prestare particolare attenzione alle parti del corpo più esposte al vento e al gelo, come le mani, la testa, il collo e i piedi, e usare dei capi specifici, come i guanti riscaldati, il passamontagna, lo scaldacollo, i calzini termici, le suolette in pile e gli stivali da moto. Seguendo questi semplici consigli, potrai goderti la moto anche nei mesi più freddi, e scoprire il fascino di guidare su strade innevate (ma pulite, mi raccomando)con paesaggi mozzafiato e sensazioni uniche.

## Bonus moto

Bravo, sei arrivato fino qui, quindi anche tu hai una passione sfrenata per la moto ed il viaggio in ogni condizione. Ti dico cosa io faccio per rendere la moto piu’ sicura in inverno:

moto con pelliccia

Pneumatici M+S o invernali, rigorosamente!!!!! Pressione piu’ bassa di 0.2 bar rispetto l’estate o la mezza stagione cosi da aumentare la superficie dello pneumatico a terra ed aumentare il grip a discapito della scorrevolezza e dei consumi.

Al rientro, appena possibile, sciacquo ABBONDANTEMENTE con acqua tutto il fondo della moto e reingrasso la catena. Questo per togliere il sale che viene messo in strada per evitare il ghiaccio, ma che si rivela altamente corrosivo per la nostra moto.

Anche se non percorro strade con sale, l’ingrassaggio della catena in inverno (dicembre-febbraio) lo faccio ogni 300km, e non ogni 500km come faccio nelle altre stagioni.

Oooooh, basta leggere…. vestiti, accendi la moto e vatti a fare un giro!