Acqua in camper, autonomia e sicurezza

Buongiorno Mondo, oggi parliamo di acqua in camper, di come si carica, come si igienizzano i serbatoi ed i tubi, come si scarica e parliamo anche di autonomia, questa grande paura, passatemi il termine, “infondata” che in molti hanno.

Partiamo con il parlare della igienizzazione e sanificazione dell’impianto idrico del nostro camperozzo.

Ci sono molti prodotti specifici in commercio, io ad esempio uso i prodotti di AcquaTravel, ma ne esistono molti, molti altri. In molti usano metodi tradionali, come ad esempio l’amuchina. Qualsiasi sia il prodotto che scegli di usare, ricorda di fare una sanificazione almeno una volta ogni due-tre mesi per essere supertranquillo, in base all’utilizzo che fai del camper.

Io procedo in questo modo;

– scarico completamente il serbatoio delle acque chiare, del boiler e delle acque grigie

per scaricare il serbatoio delle acque chiare, dapprima apro la valvola di scarico del serbatoio, quando è quasi scarico, apro tutti i rubinetti (acqua calda e fredda) e lascio che la pompa finisca di scaricare il serbatoio svuotando anche i tubi. Appena sento la pompa girare a vuoto spengo il consenso della pompa, lasciando i rubinetti aperti. Riapro la valvola di scarico del serbatoio e la lascio aperta una ventina di minuti. Fatto tutto questo, richiudo rubinetti e valvola scarico, mi reco in un area servizio e scarico le grigie.

– in una bottiglia metto il contenuto della bustina di igienizzante che io uso (è specificata la quantità per litro, basta che dosiate in base al vostro serbatoio), e riempio d’acqua per poi agitarlo per un minuto circa. Lo svuoto poi nel serbatoio

– a questo punto, finisco di riempire il serbatoio, ma non pieno pieno…. lascio qualche centimetro d’aria all’interno, così che poi, l’acqua abbia lo spazio di muoversi, ma lo vediamo tra un attimo…

-ora, serbatoio quasi pieno, prendo il mio camperozzo, e mi godo un giretto di qualche chilometro, magari in una bella strada un pò dissestata, girando di tanto in tanto a destra e sinistra…. dando modo all’intruglio magico di mescolarsi bene e fare il suo lavoro nelle pareti del serbatoio.

-rientrato a casa, lo lascio agire per 24 ore minimo. Al termine, apro i rubinetti e faccio in modo che tutta l’acqua del serbatoio delle chiare si riversi nel serbatoio delle grigie.

-altro giretto come sopra e altre 24 ore di “stagionatura”, così igienizzo pure il serbatoio delle grigie.

-area servizio, scarico le grigie ed il gioco è fatto!!

Per quanto riguarda il carico dell’acqua, io uso sempre un filtro per sedimenti e sabbia, da interporre tra la gomma e il serbatoio; uso anche un connettore rapido che mi aiuta nell’operazione di carico, evitandomi di dover stare in piedi a tener la gomma tutto il tempo.

heosolution adattatore per serbatoio camper

Prima di effettuare il carico, metto una pastiglia di cloro e anti alga nel serbatoio (controlla sempre le dosi). ATTENZIONE: io uso queste pastiglie perchè noi l’acqua del camper la utliziamo per doccia, lavare piatti e lavarci mani e viso. Per uso alimentare e lavaggio denti, usiamo acqua alimentare da bottiglia.

Autonomia……. quanta acqua mi serve??? E se rimango senza acqua????

Dando per scontato che tu abbia sempre un paio di bottiglie da litro a disposizione per bere, l’acqua del camper non è un bene irreperibile. Ci sono tantissime fontane, basta che ti attrezzi con i connettori giusti che puoi trovare nei vari brico, leroymerlin, sme, amazon, wish e chi più ne ha…. più ne ha!!! Ma ne parliamo dopo…

Parliamo di autonomia…. solitamente abbiamo un serbatoio da 100 litri…… CENTO LITRI….. sono tanti, credimi. Considera che una doccia, fatta in modo responsabile, quindi quantomeno spegnendo l’acqua mentre ti insaponi, ti “costa” dai 5 ai 10 litri (dipende da te).,… mettiamo una media di 7 litri!!! Devi poi considerare che parte dell’acqua viene utilizzata dal wc e parte per lavare piatti. Noi, equipaggio di 3 persone, doccia serale e lavaggio piatti, nonché seduta al trono giornaliera, 3 giorni li facciamo tranquillamente. E ricorda sempre, ci sono fontane ovunque dove poterti ricaricare!!!

Cosa mi devo portare via?

Mi sento di consigliarti la presa rubinetto universale (quella con la vite a farfalla) da usare nelle fontanelle chiamate anche nasoni, o in quelle situazioni dove il rubinetto non ha filettatura, e una presa 3/4 – 1/2 che hanno già il riduttore incluso, così da avere già due misure a disposizione. Oltre a questo, sbizzarisciti…. ma io già con questi due accessori non ho avuto problemi di sorta.

adattatore universale rubinetti nasoni
adattatore multiplo rubinetto

Una buona gomma da 10 – 15 metri o anche più se ti è possibile, magri dividendo la gomma e unendola poi con l’apposito raccordo a sgancio rapido, un imbuto ed una tanica di quelle morbide (che occupano meno spazio). Se non ci arrivi con la gomma, puoi sempre usare la tanica e l’imbuto!!

adattatore prolunga gomma acqua

Quindi, abbiamo igienizzato, sanificato, riempito, abbiamo con noi tutto il necessario per ricaricare l’acqua…. cosa ci manca?? Ci manca solo accendere il camperozzo, lasciare a casa la paura di non aver abbastanza acqua, partire e goderci la nostra gitarella!!!!

Ciao!!!

INVERNO IN CAMPER come affrontarlo e difendersi dal freddo

INVERNO IN CAMPER come affrontarlo e difendersi dal freddo

Viaggiare in camper è una gioia, e deve esserlo tutto l’anno. 

Così come abbiamo i mezzi per difenderci dal caldo in estate, allo stesso modo, anzi, forse più facilmente, possiamo difenderci dal freddo e godere dei paesaggi invernali accompagnati dal nostro amato camper.

Come prima cosa, dobbiamo capire quali sono i punti deboli dei nostri camperozzi:

  • cabina di guida 
  • pavimento 
  • porta della cellula 
  • finestre della cellula

Cabina guida: da qui arriva la maggior fonte di freddo, dobbiamo ti dò quindi questi piccoli consigli:

  • chiudi le bocchette dell’aria, impedendo così l’ingresso dell’aria fredda dall’esterno (ci sono in commercio anche delle coperture per l’intero cruscotto, o puoi costruirtela tu con un panno sette strati)
  • Usa un oscurante esterno (da preferire a quello interno poiché coibenta meglio ed evita il formarsi di fastidiosa condensa in cabina)
  • Isolare la cabina dalla cellula utilizzando un panno sette strati tagliato su misura, o in alternativa, una bella coperta…. quelle di una volta che isolano bene!

Già a questo punto abbiamo fatto un gran bel lavoro, ma proseguiamo per step…

Con cosa ci riscaldiamo?

Solitamente i camper sono muniti di una stufa a gas, se hai una truma, accendila e lasciala a 4, vedrai che in poco tempo scalderà benissimo la cellula, farai sempre in tempo ad aumentare la temperatura (se è ventilata, lascia la ventilazione in automatico, farà bene il suo lavoro)

Apriamo una parentesi sul gas; le nostre bombole sono una miscela di butano e propano. Chiedi le bombole con la maggior percentuale di propano possibile, in quanto questo elemento, diventa gassoso anche con temperature al di sotto dello 0, mentre il butano, già vicino agli 0 gradi, rimane liquido, e ci lascia quindi al freddo.

Và da sè che devi fare i conti con una minor autonomia delle tue bombole.

In aggiunta, o sostituzione della stufa a gas, puoi montare un riscaldatore a gasolio, che però assorbe più energia dalle batterie, e ovviamente consuma gasolio, anche se quest’ultimo è un consumo molto parsimonioso. (C’è ne sono i commercio con costi che si aggirano sui 130 euro, a cui va sommato il costo dell’installazione, se non ne hai le capacita).

In ogni caso, lascia sempre gli oblò leggermente aperti, permetterà il ricircolo dell’ossigeno e lascerà uscire la condensa derivata dal nostro respiro (da non sottovalutare). 

Tieni presente che la stufa a gas asciuga tantissimo l’aria, quindi organizzati con un umidificatore (anche quelli che si usavano una volta appesi ai termi), se non lo fai, rischi di svegliarti con un bel mal di testa e la gola secchissima, credimi!

Il pavimento, questo amico – nemico….

Metti dei tappeti, così da diminuire la dispersione del calore, meglio se ti organizzi con un “secondo pavimento” usando guaina o corsie in gomma o simili (sempre che tu non abbia un camperozzo nuovo nuovo con il doppio pavimento)

La notte, chiudi gli oscuranti delle finestre, aiuterà tantissimo a maniere all’interno il calore.

Se hai una mansardato, metti un panno sette strati sotto al materasso, eviterai di sentire freddo alla schiena, e se hai la mansarda alta come la mia, fatti fare un materasso su misura in memory, oltre al confort, aumenterà a dismisura l’insolazione dalla temperatura della cabina, sia d’estate che d’inverno.

Porta della cellula: puoi isolarla utilizzando un panno sette strati tagliato su misura, ma ricorda di lasciare libera la griglia di aerazione (se è presente)

E l’acqua del camper in inverno?

Bisogna prestare attenzione, se si ghiaccia, espandendosi romperà i tubi!

Tre semplici accortezze ti permetteranno di non correre rischi:

  • quando la temperatura è sotto i 6 gradi, tieni la stufa accesa al minimo, così da mantenere i tubi caldi all’interno della cellula 
  • con un tubicino, soffia nello scarico dei lavandini dopo averli usati, così facendo eviterai che l’acqua ristagni nel tubo di scarico evitando possibili rotture dovute al ghiaccio
  • quando rientri, scarica sempre completamente i serbatoi delle acque chiare ed il boiler.

Per quanto riguarda i serbatoi delle grigie e delle nere, puoi usare del sale (abbastanza sale) ma non sò se questo potrà creare problemi alla lunga alle guarnizioni. Io non mi sono mai trovato con le ghigliottine bloccate dal ghiaccio perché vivo vicino al mare, dove le temperature non sono mai rigide e fortunatamente ho una area servizi vicino casa.

Autonomia energetica

Oltre alla batteria servizi, per le uscite nei fine settimana, porto sempre con me due powerbank, uno da 20.000 mah e una da 25.000 mah che mi permettono una grandissima autonomia per i device che usiamo, lasciando alla batteria servizi il compito di alimentare canalizzazione aria della stufa, luci e la pompa dell’acqua.

E se si spegne tutto di notte in mezzo alla neve?

Niente panico, di certo non aiuta!

Tieni sempre dei sacco a pelo in camper (tanti quanti sono i membri del tuo equipaggio), buoni, che tengano temperature sotto lo zero.

Metti i bimbi, sei li hai, tra te e il tuo/a compagno, infilatevi nei sacco a pelo, metteteci sopra le coperte che avete, dormite sereni e domani ci pensate!

Tieni un radiatore ad olio, è più lento a riscaldarsi, ma poi fà un bel caldino e consuma poco (da usare solo se collegato a colonnina ovviamente)

Se hai un albergo vicino, ciao ciao camper e porta il tuo equipaggio al caldo, e domani ci pensi!!

Ultima nota, dotati di allarmi per gas, da posizionare nel basso, visto che butano e propano sono pesanti, e di estintori e coperta antifuoco, meglio essere previdenti. Lascio a te la scelta dell’estintore in base a quanto suggerito dal tuo venditore DI FIDUCIA ( ti consiglio o polvere o schiuma, vedi il video dove spiego le differenze)

Spero di esserti stato utile

Ciao

Viaggiare in camper è una gioia, e deve esserlo tutto l’anno. 

Così come abbiamo i mezzi per difenderci dal caldo in estate, allo stesso modo, anzi, forse più facilmente, possiamo difenderci dal freddo e godere dei paesaggi invernali accompagnati dal nostro amato camper.

Come prima cosa, dobbiamo capire quali sono i punti deboli dei nostri camperozzi:

  • cabina di guida 
  • pavimento 
  • porta della cellula 
  • finestre della cellula

Cabina guida: da qui arriva la maggior fonte di freddo, dobbiamo ti dò quindi questi piccoli consigli:

  • chiudi le bocchette dell’aria, impedendo così l’ingresso dell’aria fredda dall’esterno (ci sono in commercio anche delle coperture per l’intero cruscotto, o puoi costruirtela tu con un panno sette strati)
  • Usa un oscurante esterno (da preferire a quello interno poiché coibenta meglio ed evita il formarsi di fastidiosa condensa in cabina)
  • Isolare la cabina dalla cellula utilizzando un panno sette strati tagliato su misura, o in alternativa, una bella coperta…. quelle di una volta che isolano bene!

Già a questo punto abbiamo fatto un gran bel lavoro, ma proseguiamo per step…

Con cosa ci riscaldiamo?

Solitamente i camper sono muniti di una stufa a gas, se hai una truma, accendila e lasciala a 4, vedrai che in poco tempo scalderà benissimo la cellula, farai sempre in tempo ad aumentare la temperatura (se è ventilata, lascia la ventilazione in automatico, farà bene il suo lavoro)

Apriamo una parentesi sul gas; le nostre bombole sono una miscela di butano e propano. Chiedi le bombole con la maggior percentuale di propano possibile, in quanto questo elemento, diventa gassoso anche con temperature al di sotto dello 0, mentre il butano, già vicino agli 0 gradi, rimane liquido, e ci lascia quindi al freddo.

Và da sè che devi fare i conti con una minor autonomia delle tue bombole.

In aggiunta, o sostituzione della stufa a gas, puoi montare un riscaldatore a gasolio, che però assorbe più energia dalle batterie, e ovviamente consuma gasolio, anche se quest’ultimo è un consumo molto parsimonioso. (C’è ne sono i commercio con costi che si aggirano sui 130 euro, a cui va sommato il costo dell’installazione, se non ne hai le capacita).

In ogni caso, lascia sempre gli oblò leggermente aperti, permetterà il ricircolo dell’ossigeno e lascerà uscire la condensa derivata dal nostro respiro (da non sottovalutare). 

Tieni presente che la stufa a gas asciuga tantissimo l’aria, quindi organizzati con un umidificatore (anche quelli che si usavano una volta appesi ai termi), se non lo fai, rischi di svegliarti con un bel mal di testa e la gola secchissima, credimi!

Il pavimento, questo amico – nemico….

Metti dei tappeti, così da diminuire la dispersione del calore, meglio se ti organizzi con un “secondo pavimento” usando guaina o corsie in gomma o simili (sempre che tu non abbia un camperozzo nuovo nuovo con il doppio pavimento)

La notte, chiudi gli oscuranti delle finestre, aiuterà tantissimo a maniere all’interno il calore.

Se hai una mansardato, metti un panno sette strati sotto al materasso, eviterai di sentire freddo alla schiena, e se hai la mansarda alta come la mia, fatti fare un materasso su misura in memory, oltre al confort, aumenterà a dismisura l’insolazione dalla temperatura della cabina, sia d’estate che d’inverno.

Porta della cellula: puoi isolarla utilizzando un panno sette strati tagliato su misura, ma ricorda di lasciare libera la griglia di aerazione (se è presente)

E l’acqua del camper in inverno?

Bisogna prestare attenzione, se si ghiaccia, espandendosi romperà i tubi!

Tre semplici accortezze ti permetteranno di non correre rischi:

  • quando la temperatura è sotto i 6 gradi, tieni la stufa accesa al minimo, così da mantenere i tubi caldi all’interno della cellula 
  • con un tubicino, soffia nello scarico dei lavandini dopo averli usati, così facendo eviterai che l’acqua ristagni nel tubo di scarico evitando possibili rotture dovute al ghiaccio
  • quando rientri, scarica sempre completamente i serbatoi delle acque chiare ed il boiler.

Per quanto riguarda i serbatoi delle grigie e delle nere, puoi usare del sale (abbastanza sale) ma non sò se questo potrà creare problemi alla lunga alle guarnizioni. Io non mi sono mai trovato con le ghigliottine bloccate dal ghiaccio perché vivo vicino al mare, dove le temperature non sono mai rigide e fortunatamente ho una area servizi vicino casa.

Autonomia energetica

Oltre alla batteria servizi, per le uscite nei fine settimana, porto sempre con me due powerbank, uno da 20.000 mah e una da 25.000 mah che mi permettono una grandissima autonomia per i device che usiamo, lasciando alla batteria servizi il compito di alimentare canalizzazione aria della stufa, luci e la pompa dell’acqua.

E se si spegne tutto di notte in mezzo alla neve?

Niente panico, di certo non aiuta!

Tieni sempre dei sacco a pelo in camper (tanti quanti sono i membri del tuo equipaggio), buoni, che tengano temperature sotto lo zero.

Metti i bimbi, sei li hai, tra te e il tuo/a compagno, infilatevi nei sacco a pelo, metteteci sopra le coperte che avete, dormite sereni e domani ci pensate!

Tieni un radiatore ad olio, è più lento a riscaldarsi, ma poi fà un bel caldino e consuma poco (da usare solo se collegato a colonnina ovviamente)

Se hai un albergo vicino, ciao ciao camper e porta il tuo equipaggio al caldo, e domani ci pensi!!

Ultima nota, dotati di allarmi per gas, da posizionare nel basso, visto che butano e propano sono pesanti, e di estintori e coperta antifuoco, meglio essere previdenti. Lascio a te la scelta dell’estintore in base a quanto suggerito dal tuo venditore DI FIDUCIA ( ti consiglio o polvere o schiuma, vedi il video dove spiego le differenze)

Spero di esserti stato utile

Ciao

Isola Maggiore – Lago Trasimeno

PAESE: Italia

REGIONE: Umbria

LOCALITA’: Isola Maggiore

COME CI SONO ARRIVATO: Traghetto

COSTO GIORNALIERO €

PERIODO: Estate

MEZZI PER SPOSTAMENTI: a piedi

ALLOGGIO: nessuno

Descrizione posto

Oggi un posticino.it ti porta all’isola Maggiore del lago Trasimeno. Seppur il nome lo faccia presupporre, in realtà ci troviamo di fronte all’isola con la dimensione di mezzo tra l’isola Polvse (la più grande) e l’isola Minore (la più piccola), ma al contempo l’unica abitata. E’ di fatto una frazione del comune di Tuoro, della provincia di Perugia. Dall’aspetto ottocentesco, ha i classici tratti dei paesi da pesca! Le origini del paese si aggirano intorno all’800, e nella sua storia ha avuto un picco di 600 abitanti (nel 1500) che ora si attestano intorno alle 15 unità (istat 2017).

Dove ho mangiato

All’antico Orologio siamo entrati per una merenda al volo…. straccocolati sia dai titolari che dai loro amici 4 zampe!

Cosa ho visitato

L’isola và esplorata tutta a piedi (non essendo molto grande, con enorme comodità la si gira in mezza giornata). Da non perdere le chiese di San Michele e San Salvatore e la Chiesa del Buon Gesu’, il sentiero di San Francesco, la sua statua e la passeggiata lungolago,

Consigli

Scarpe comode e tanta voglia di camminare! Noi abbiamo preso il traghetto da Castiglione sul lago e il nostro cane di taglia piccola non ha pagato

Casalborsetti

PAESE: Italia
REGIONE: Emilia-Romagna
LOCALITA’: Casalborsetti
COME CI SONO ARRIVATO: Camper
COSTO GIORNALIERO €€
PERIODO: estate
MEZZI PER SPOSTAMENTI: in bici
ALLOGGIO: camper

Descrizione posto
Casalborsetti è un paesino in provincia di Ravenna, molto tranquillo e piccolino. Lo si può girare tranquillamente in bicicletta, e ci sono molti percorsi da fare sia in trekking sia in mountain-bike o in bicicletta con la famiglia in tutta tranquillità.
C’è un’area e Camper enorme con 400 stalli, ma non tutti hanno la colonnina della corrente elettrica; bisogna quindi arrivare per tempo e sperare di trovarne una (14 € per 24 ore nel 2020).
C’è la disponibilità del carico e scarico e ci sono dei lavandini dove poter lavare sia gli indumenti sia le posate.
Ci sono anche delle docce solari a pagamento (1€ nel 2020): cioè si riscaldano con il sole, quindi attenzione perché se andate dopo il tramonto non trovate l’acqua calda.
L’area camper è adiacente alla spiaggia per i cani, dove non solo possono entrare in spiaggia i nostri amici a quattro zampe ma hanno addirittura l’autorizzazione alla balneazione.
Nel paese, superato il ponte e passando quindi nella parte est, si possono trovare dei supermercati, una macelleria, un panificio e tutto quello che può servire per passare in senza pensieri alcuni giorni in questo bellissimo posticino.

Dove ho mangiato
Chiedere alle persone del luogo è sempre la cosa più logica da fare. Abbiamo trovato un ragazzo con una moto molto interessante e chiacchierando con lui di Moto e altre cose, ad un certo punto abbiamo chiesto dove avremmo potuto mangiare una buona piadina….. ed indovinate un po’? Sua madre ha proprio una piadineria, che tra l’altro è subito fuori dall’area sosta.
C’è una vastità immensa di piadine tra cui scegliere e sono una più buona delle altre.
Scegliete con parsimonia soprattutto alla cena, perché se sbagliata vi assicuro che dovete fare delle belle e lunghe passeggiate per riuscire a digerire tutto ciò che riuscirete a mangiare.
Poca spesa tanta resa

Un ringraziamento lo devo a Lorenzo e Marzia di Vacanzelandia.it per il suggerimento!!! Ottimo e gradito come sempre!!

Cosa ho visitato
Il paesino di Casal Borsetti si gira tranquillamente o in bici o a piedi; non è molto grande.
Molti sono i percorsi che si possono fare o a piedi o in mountain-bike

Consigli
Per dormire sonni tranquilli ed avere magari la possibilità di potersi allacciare una colonnina elettrica, nulla di meglio che pernottare nell’area sosta camper gestita dalla Proloco di Casalborsetti.

Qui il link per maggiori dettagli

Molinetto della Croda

PAESE: Italia
REGIONE: Veneto
LOCALITA’: Refrontolo -TV
COME CI SONO ARRIVATO: Camper
COSTO GIORNALIERO €
PERIODO: tutto l’anno (noi ci siamo stati d’inverno)
MEZZI PER SPOSTAMENTI: a piedi, in bici
ALLOGGIO: camper


Il Molinetto della Croda è un vecchio mulino ad acqua, molto romantico e con un piccolo lago dal fascino fiabesco. Il mulino è stato costruito proprio ai piedi di una cascatella di 12 metri di altezza, molto carina e che si presta a fantasie fotografiche di ogni tipo!
E’ uno dei pochi mulini ancora attivi in Italia.
I locali interni sono visitabili dal pubblico con un biglietto dal prezzo irrisorio (3€ nel 2020, gratuito fino ai 14 anni e prezzi agevolati per gruppo e scuole). Qui il link per saperne di più.
Fù purtroppo lo scenario di una gravissima tragedia avvenuta nell’agosto del 2014, quando una esondazione del torrente Lierza spazzo via gli stand della sagra e provocò la morte di 4 persone.
Tenete ben monitorato il meteo se volete fermarvi a dormire con il camper!!!! Non scherzo!

Cosa ho visitato
Da non perdere il museo interno dove è possibile vedere il cuore del mulino in azione.
Ci sono vari sentieri dove passeggiare immersi nella natura e prendersi una buona boccata d’aria!!!
Ricordatevi che siete a Refrontolo….. non perdetevi la degustazione del magnifico Prosecco Superiore DOCG!!!!!

Consigli
Il parcheggio è ampio, troverete sicuramente posto per il vostro mezzo, camper compreso (abbiamo pernottato li senza grossi problemi). Il fine settimana, ci sono alcuni ragazzi che di notte passano con le auto e sfruttando il ghiaino fanno qualche cinganna…. un pò di pazzienza e poi se ne vanno e ritorna la pace!!


Attenzione a google maps! Se lo usate come navigatore arrivando da Conegliano, tenderà a portarvi in una strada con pendenza al 19%, fattibile, ma con i bestioni bianchi un pò impegnativa. Quando vedete il segnale di divieto per le corriere, proseguite dritto, ricalcolerà il percorso portandovi in una strada molto più agevole.
Se salite di poco rispetto al parcheggio, potrete gustarvi il Mulino dall’alto, da non perdere

Lago di Cavazzo – UD

PAESE: Italia

REGIONE: Friuli Venezia Giulia

LOCALITA’: Cavazzo Carnico, Traseghe, Bordano

COME CI SONO ARRIVATO: Camper, moto, auto

COSTO GIORNALIERO €  

PERIODO: primavera-estate-autunno

MEZZI PER SPOSTAMENTI: a piedi, in bici 

ALLOGGIO: sosta libera

Descrizione

Il lago di Cavazzo, conosciuto anche come lago dei Tre Comuni, è il più esteso del Friuli. Di origini glaciali, il lago bagna i comuni di Cavazzo Carnico, Treseleghe e Bordano. Qui qualche approfondimento. Molto suggestivo alla vista, regala la possibilità di intrattenersi con sport e relax. E’ possibile praticare la pesca, il windsurf, la canoa, vela, cicloturismo e non mancano certo i sentieri per il trekking. Una gita con il pedalò o una discesa in parapendio? Davvero divertimento sportivo e relax a 360 gradi. Molti sono anche gli appuntamenti mondani per chi cerca un pò di festa. 

Dove ho mangiato

Ci sono dei food track dove ci si può concedere qualche capriccio, uno sulla sponda Nord ed uno sulla sponda Sud sempre pronti nel fine settimana. Ci sono anche due bar in riva al lago dove è possibile rifocillarsi con un panino al volo o altro.

Cosa ho visitato

Sentieri: ce ne sono davvero molti e per tutti i gusti. Se volete fare una semplice passeggiata costeggiando il lago, sappiate che non potrete servirvi interamente di sentieri o percorsi pedonali, ma vi è un tratto di provinciale da affrontare.

La Casa delle farfalle Bordano è davvero vicinissima, ma ne parleremo un altro articolo

Riserva naturale lago del Cornino habitat del Grifone, di cui ne parliamo qui

Consigli 

Nel paese di Traseghis, raggiungibile in bicicletta, c’è il supermercato Maxi, dove troverete una accoglienza e una cortesia degni della migliore crociera!!! Si sono addirittura offerti di portarci la spesa al camper (eravamo in libera) gratuitamente. Ho visto una scena che mi ha riempito il cuore di gioia…… la cassiera ha seguito un anziano signore con un cioccolatino…. “cispe par il tò complean (tieni, per il tuo compleanno)!!!!! Tanta, tanta, tanta roba!!!!!!!

La sosta libera è tollerata (mi raccomando, la sosta, non il campeggio) e il parcheggio dove siamo stati noi era ben illuminato, videosorvegliato e al costo di 4 € al giorno (prezzo 2020).

Foto Gallery

Lago del Cornino

PAESE: Italia

REGIONE: Friuli

LOCALITA’: Forgaria del Friuli -UD-

COME CI SONO ARRIVATO: Auto, Moto

COSTO GIORNALIERO €  

PERIODO: primavera- estate – autunno

MEZZI PER SPOSTAMENTI: a piedi, in bici 

ALLOGGIO: nessuno provato

Descrizione

Il lago del Cornino è un piccolo e molto suggestivo specchio d’acqua che si è formato con il ritiro dei ghiacci migliaia di anni fà. Le rocce colonizzate da alghe azzurre, donano a questo lago un’atmosfera fiabesca. Bellissimo il sentiero che lo circonda, semplice e molto interessante. Non è possibile la balneazione ed attenzione anche ai droni, sono vietati i voli. 

Dove ho mangiato

Solo a sacco, non ho avuto il tempo di provare qualche locale del posto.

Cosa ho visitato

Adiacente al lago troviamo il Centro Visite dove possono essere osservate alcune voliere ed ammirare da vicino i Grifoni. La visita continua con un piccolo museo dedicato al Progetto Grifone, partito negli anni ottanta, e che vede impegnata la regione Friuli nel ripopolamento di questo splendido esemplare di volatile. Oltre al Grifone sono presenti altri animali. Passando da un ponte sospeso sopra alla strada, si accede ala Riserva Naturale sulle rive del Tagliamento. Con una superficie di 478 ettari, è caratterizzata da una grande diversità ambientale interessantissima sia come flora, che come fauna. Nel percorso si trova anche una area ristoro attrezzata con tavoli e panche dove è possibile sostare immersi nella natura, per gustarsi il proprio spuntino.

Consigli

A fianco della provinciale 72 nel paese Cornino, si trovano i parcheggi, uno abbastanza ampio per permettere la sosta anche dei camper

Una tranquilla pedonale porta al centro visite, e da lì si sviluppa per raggiungere sia il lago, sia la riserva.

Lago Santa Croce -BL

PAESE: Italia
REGIONE: Veneto
LOCALITA’: Lago di Santa Croce comune Alpago – BL
COME CI SONO ARRIVATO: Camper, moto
COSTO GIORNALIERO €€
PERIODO: primavera, estate, autunno
MEZZI PER SPOSTAMENTI: a piedi, in bici
ALLOGGIO: campeggio, parcheggio a pagamento non attrezzato per camper, libera

Descrizione posto
Il lago di Santa Croce è un lago naturale, ampliato artificialmente. Essendo il secondo lago del Veneto per estensione, e posizionato in una gola che crea un forte vento, è meta prediletta per il kitesurfing. Molte altre sono le possibilità di relax o sport in questo luogo, come ad esempio: Birdwatching, parapendio (dalla cima Dolada sull’Alpago), trekking, ciclismo. Qui il link per saperne di piu’

Cosa ho visitato
Dal parcheggio dietro al campeggio (di cui ne parliamo in seguito), si accede ad un sentiero che porta prima a passare su un ponte davvero bello, per poi proseguire in mezzo ad un boschetto, dove è possibile trovare un pò di refrigerio dal caldo. All’interno del boschetto, si trova una chicca davvero simpatica: una casettina in legno con un quaderno ed una penna, dove potrete lasciare una dedica o un messaggio a chi vi segue, e leggere quelle lasciate da chi vi ha preceduto. Se invece siete amanti del relax, potrete starvene tranquilli e stesi nel vostro lettino o asciugamano in riva al lago, godendovi una vista mozzafiato e la brezza gentile che vi regalerà un riposo assicurato.
Per i più piccoli, un parco attrezzato con alcuni giochi per passare qualche ora all’ombra e lasciare a loro lo sfogo totale!!!!
Per gli amanti della salita, seguendo le indicazioni per Pian Cansiglio, ci si trova dapprima ad affrontare una bella ed abbastanza impegnativa salita, per poi ritrovarsi nella piana Cansiglio con paesaggi e prati magnifici (ma ne parlerò in un altro articolo).

Dove ho mangiato
Pizza da asporto, ristorante all’interno del campeggio ma aperto a tutti, ristorante in riva al lago…. la scelta è vasta….. Noi abbiamo pernottato sia in campeggio con tenda e moto, sia in libera con il camper (poi vi racconto), e abbiamo mangiato al ristorante Sarathei, all’interno del campeggio. Vi raccomando di prenotare per tempo, luglio ed agosto sono mesi di fuoco e trovare un tavolo libero è davvero difficile. Ottima anche la possibilità di pizza per asporto, sempre offerta dallo stesso ristorante. Poco distante vi è un altro ristorante, che però non ho provato, ma conto di farlo entro l’anno. In centro paese ho notato una pizzeria da asporto con consegna a domicilio…. proverò anche questa!!! Bar e pasticcerie non mancano!

Consigli
Il campeggio Sarathei non è molto costoso, anzi, direi quasi economico se pensiamo essere l’unico campeggio in riva al lago. E’ dotato di colonnine per la corrente elettrica, area dedicata al carico/scarico camper, docce (pulite) a gettoni (0,50 € per 4 minuti di acqua calda nel 2020), lavabo dedicato alle stoviglie. Poco ombreggiato. Da esso si accede direttamente alla spiaggia grazie a vari cancelli.

Dietro al campeggio vi è un parcheggio a pagamento non attrezzato che solitamente viene utilizzato dai camperesti, gli stalli si sviluppano in modo da avere alle spalle una zona verde, così che anche i bestioni bianchi lunghi trovano comodamente posto; anch’esso con vista lago. Noi, quando non dormiamo in tenda nel campeggio, prediligiamo un parcheggio libero su ghiaia poco distante, bisogna però attrezzarsi con biciclette, la passeggiata sino al lago è un pò lunghetta…

Parheggio libero…. di seguito la posizione


Due sono gli alimentari che ho trovato: uno in centro paese, ed uno poco distante (tranquillamente raggiungibile in bici) in direzione nord, a ridosso di una grande rotonda.
Ho visto, nella via principale che attraversa il paese, un negozio di biciclette che effettua anche noleggio, ma non ne conosco i prezzi.

Eccovi qualche foto

Barcis – PN

PAESE: Italia

REGIONE: Friuli Venezia GIulia

LOCALITA’: Barcis

COME CI SONO ARRIVATO: Camper, Moto, Auto

COSTO GIORNALIERO  €€

PERIODO: Primavera/Estate

MEZZI PER SPOSTAMENTI: a piedi, in bici, trenino panoramico

ALLOGGIO: camper, tenda

Descrizione

Barcis è un gioellino nella provincia di Pordenone con un lago davvero spettacolare. Immerso tra le montagne, si respira aria di tranquillità. Ottimo per rilassarsi una giornata o per passarci piu’ giorni, grazie alle tantissime attrazioni naturali disponibili in questo meraviglioso luogo.

Attrezzato con ottimi spazi dedicati ai picnic, un bellissimo parco con giochi per i bimbi e un bellissimo percorso pedonale costeggia il lago

Cosa ho visitato

La vecchia strada della Valcellina, davvero molto bella. Un percorso pedonale che attraversa la Riserva naturale della Farra del Cellina. Ci si trova immersi in un mondo d’altri tempi; questa era infatti l’unica strada che collegava la pianura alla valle. Acque cristalline e Canyon scavati nella roccia fanno sognare. Obbligatorio l’uso del caschetto e l’ingresso costa €3,00 a persona (prezzo 2020). Cani ammessi.

Di fianco all’ingresso Località Ponte Antoi, Barcis (PN), c’è un bar/ristorante molto gettonato anche dai motociclisti. Per pranzare/cenare meglio prenotare, rischiate di non trovare posto. Ottimo anche solo per un caffè o un panino da mangiare in strada. Attenzione agli orari e giorni di apertura, vi rimando al sito.  Da non perdere il Ponte Tibetano!

Lunghe passeggiate, davvero troppe per poter essere elencate qui. A partire dalla pedonale che costeggia il lago, fino ad arrivare alle escursioni nella riserva naturale Farra del Cellina e itinerari nella Foresta regionale del Presculin.

Prendere il sole in riva al torrente Pentina attraversando il Ponte di Ferro di Barcis

Consigli

Se arrivi in camper, di fianco la cimitero trovi un’area camper attrezzata con colonnina corrente elettrica e acqua per ogni piazzola (grande che permette l’apertura del tendalino). Due aree dedicate ala carico e scarico. Prezzo € 14 per 24 ore (prezzo 2020), accetta pagamento in contanti o con carte, molto comodo e facilissimo da trovare.

In auto e moto, potete alloggiare nel camperggio Camping San Francesco, situato vicino all’area sosta camper succitata. Attenzione, per accedervi bisogna percorrere una salita alquanto ripida….. nulla di ché, ma da affrontare con attenzione. Il campeggio è a dir poco meraviglioso. C’è un piccolo ristoro all’interno ed abbiamo trovato i bagni puliti. Il negozio di alimentari che troverete a destra della chiesa, ha prezzi più che buoni. Considerate che a Barcis NON troverete frutta e verdura!!!!

Barcis può essere una sosta su vacanza itinerante che prosegue poi verso la Diga del Vajont, Lago Santa Croce, Piancasiglio ecc