Ciao Mondo
Transfăgărășan e Transalpina: 3.400 km tra le strade più belle del mondo
Sette giorni, nove Paesi, 3.400 chilometri.
Un viaggio che profuma di asfalto bagnato, benzina e libertà. La meta? Le leggendarie Transfăgărășan e Transalpina, due nastri d’asfalto che si arrampicano tra le montagne della Romania, avvolte da leggende, nebbie e silenzi che sembrano parlare.
Guarda qui il video completo del viaggio: https://youtu.be/zzlfiIvT0MQ
Sotto la pioggia, la partenza
Tutto è cominciato sotto un cielo grigio, carico d’acqua e presagi.
“Porca paletta, piove il mondo”, mi sono detto mentre cercavo riparo sotto la tettoia di un chiosco. Le mani gelate, i guanti fradici, il motore ancora caldo. Ma se parti in moto, lo sai: il meteo non è un ostacolo, è un compagno di viaggio.
Attraversata la Slovenia, ho varcato il confine croato sotto nuvole che promettevano tregua. Le previsioni dicevano sole per il giorno dopo — e in quel momento mi sembrava una benedizione.
Bosnia ed Erzegovina: storia e ferite
Il primo vero stop è stato in un piccolo campeggio da 27 euro a notte. Niente di lussuoso, ma bastava. Il mattino dopo, il primo imprevisto: l’attacco della GoPro si era staccato dal casco. Un po’ di colla, e via, di nuovo sulla strada.
Poco dopo ho raggiunto un aerodromo abbandonato al confine tra Croazia e Bosnia, la base aerea di Željava. Un luogo sospeso nel tempo: un aereo pieno di adesivi, la pista che si perdeva nell’erba alta, i bunker scavati nella collina.
C’era silenzio, ma di quello che pesa. Si dice che in qualcuno di quei tunnel possano esserci ancora residui di armamenti chimici. Non ho voluto scoprirlo: certe porte è meglio lasciarle chiuse.
A Sarajevo sono arrivato poco prima del buio, in un albergo in periferia.
La mattina, il caos del traffico mi ha fatto desistere dal visitare il centro. Ma non serviva entrarci per capire: i palazzi, ancora crivellati di fori, raccontano più di mille parole.
Serbia: profumo di fumo e sorpresa
Superato il confine, ho pagato una piccola tassa ecologica di due euro. L’aria profumava di terra e… plastica bruciata.
Eppure, la Serbia mi ha stupito: paesaggi morbidi, verdi colline, strade che sembrano invogliare al viaggio.
A Paraćin, ho trovato un piccolo hotel — il Pilus. 23 euro, ma un comfort che non ti aspetti. “Ha più stelle di un Hilton su Booking”, ho scherzato, mentre mi godevo una doccia calda e un letto che sembrava fatto per i sogni dei viaggiatori.
Attraverso i Balcani
Il navigatore, forse per scherzo, ha deciso di portarmi anche in Bulgaria, dove ho scoperto che le moto non pagano la vignetta. Piccole vittorie da strada.
Poi, finalmente, Romania. Benzina a buon prezzo, montagne all’orizzonte, e un campeggio che sembrava uscito da un racconto: 9 euro a notte, gestori gentili che parlavano italiano, gatti e cani che giravano liberi, e una cucina comune dove io preparavo la pasta mentre dei francesi facevano saltare qualcosa di speziato.
La Transfăgărășan – la follia di Ceaușescu
Alle 6:30 del mattino, con l’aria ancora fredda di montagna, ho messo in moto.
Il primo cartello recitava: “Attenzione agli orsi”. Un sorriso. Benvenuto nella Romania.
Quella che chiamano “la follia di Ceaușescu” è una strada che ti emoziona: curve disegnate col compasso della follia, precipizi vertiginosi, cascate che si gettano accanto all’asfalto.
Capisci perché Jeremy Clarkson l’ha definita “la strada più bella del mondo”.
E mentre sali, tra un tornante e l’altro, ti sembra che la montagna ti stia parlando, raccontando storie di tempi passati e fantasmi ancora in viaggio.
Il Castello di Bran e un errore di 130 chilometri
Dopo tanta meraviglia, ho puntato verso il Castello di Bran, il leggendario maniero di Dracula. Ma la realtà è ben diversa dalle leggende: traffico, souvenir, semafori ogni mezzo chilometro. L’atmosfera magica, un po’, si perde.
E come in ogni viaggio che si rispetti, non poteva mancare il colpo di scena: un hotel prenotato su Booking a 54 euro, convinto fosse a 13 km.
In realtà era a 130 km nella direzione opposta.
Nessuna risposta dall’assistenza. Ho spento il motore, e dopo tanta rabbia… ho sorriso, e sono tornato al campeggio del giorno prima. A volte, tornare indietro è la scelta più saggia.
La Transalpina – dove il vento parla
Il giorno dopo, Transalpina.
Si parte da Novaci, e subito capisci che è diversa: curve più strette, impegnative, quasi cattive. “Se la prendi un pelo troppo veloce, vai di là”, mi è scappato ridendo davanti a una curva assassina.
In cima, vento furioso, mucche che pascolano sull’asfalto e panorami spettacolari.
Lì, tra nuvole e silenzio, ho avuto un dubbio: meglio la Transfăgărășan o la Transalpina?
Forse non serve scegliere. Sono sorelle, diverse ma ugualmente magnifiche.
Il rientro
Da Sibiu è cominciato il lungo ritorno verso casa.
1.217 km di asfalto e pensieri.
Una notte in campeggio lungo un fiume ungherese, bella cornice ma… musica fino a mezzanotte e sirene che non tacevano mai.
Poi Budapest, Austria, e infine Italia.
Bilancio di un viaggio che resta dentro
Sette giorni, nove Paesi, 3.400 km.
Pioggia, caldo, vento, curve infinite, e volti gentili lungo la strada. Campeggi tra i 9 e i 27 euro, hotel economici ma accoglienti, benzina che costa meno e paesaggi che valgono oro.
La preparazione della moto è stata fondamentale, così come avere un navigatore serio — in Bosnia il segnale dati era un miraggio.
Un viaggio intenso, ruvido, vero, che ti scava dentro e ti ricorda perché ami viaggiare.
E sì… lo rifarei domani.
Perché certe strade non si dimenticano: ti aspettano, e quando le lasci, è come se un pezzo di te restasse lì, tra le montagne e le ombre della Transilvania.
Disclaimer Leggi con la massima attenzione PRIMA di scaricare le tracce GPX
IMPORTANTISSIMO, leggere prima di scaricare la traccia: Questo percorso GPX è fornito solo a scopo informativo. L’utente si assume ogni responsabilità per l’utilizzo di queste informazioni. L’autore non è responsabile per eventuali incidenti o lesioni che potrebbero verificarsi durante il percorso. Si consiglia vivamente di verificare le condizioni del sentiero prima di intraprendere l’escursione. Il percorso è stato creato sulla base di informazioni disponibili al momento della pubblicazione e le condizioni potrebbero essere cambiate. L’utilizzo del percorso è a proprio rischio e pericolo, e l’autore non si assume alcuna responsabilità per eventuali danni a persone o cose.
Scaricando, visualizzando o utilizzando la traccia GPX messa a disposizione in questa pagina:
- Ti assumi la piena e totale responsabilità della tua sicurezza e delle tue azioni.
- Comprendi e accetti che il percorso può presentare pericoli oggettivi (pendenze elevate, tratti sterrati, curve strette, animali sulla carreggiata, condizioni meteo variabili).
- Riconosci che potresti subire danni fisici, materiali o legali, incluse ma non limitate a: incidenti, cadute, multe, violazioni del codice della strada, danni al mezzo o a terzi.
- Accetti che né io né il sito unposticino.it potremo essere ritenuti responsabili in alcun modo per lesioni personali, danni materiali, sanzioni o altre conseguenze derivanti dall’utilizzo di questa traccia o dal compimento del percorso.
- È tua responsabilità verificare la fattibilità, sicurezza e legalità del tragitto in base alle tue capacità, al mezzo utilizzato e alle condizioni al momento dell’escursione.
In sintesi: scarichi, parti e vivi l’avventura a tuo rischio e pericolo.
Come scaricare la traccia GPX
Per ringraziarmi del lavoro che metto nella creazione di questi contenuti, ti chiedo di lasciare un commento sotto il video di questo itinerario su YouTube.
Una volta fatto, clicca sul link qui sotto. Nella pagina che si aprirà per la richiesta di accesso al file, nel campo del messaggio, scrivi il nickname che hai usato per il commento.
Una volta verificato il tuo commento, ti darò l’accesso al download!
Scarica qui le tracce per il tuo prossimo viaggio verso la Transilvania:
Traccia Italia- inizio Transfăgărășan: https://drive.google.com/file/d/1RY1cTjQAoXjBHZwvgWt21WNkN6TPI05y/view?usp=drive_link
Traccia Transfăgărășan
https://drive.google.com/file/d/1VTOyB-2kDXGf2Sa37l9RheD0l94nRlSN/view?usp=drive_link
Traccia dal castello di Bran a Novaci, inizio della Transalpina
https://drive.google.com/file/d/16-GFOT_G-otnNQlpnqxsUJsY0k8WxcUy/view?usp=drive_link
Traccia della Transalpina
https://drive.google.com/file/d/1fQYPg1kC8GK9f_NRNjA23gXMC7NbBMc9/view?usp=drive_link
Traccia da Sebes (fine Transalpina) all’Italia
https://drive.google.com/file/d/18UxQp7OpGqmD7TebWWiX0oVBOg8Se80n/view?usp=drive_link

